
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha duramente commentato la mancata approvazione del bilancio per il 2025 da parte della Presidenza della Bosnia-Erzegovina, evidenziando come questa situazione rifletta un clima istituzionale irrealistico e disfunzionale. Il rifiuto da parte dei membri della Presidenza Denis Bećirović (bosniaco) e Željko Komšić (croato) di votare a favore dell’adozione del bilancio è, secondo Dodik, l’ennesima prova dell’impossibilità di governare efficacemente il Paese.
“La mancata adozione del bilancio la dice lunga sull’atmosfera irreale che regna in Bosnia-Erzegovina. In Republika Srpska dovremmo concentrarci esclusivamente su noi stessi e sui nostri problemi, lasciando che adottino ciò che vogliono. Non possono adottare ciò che noi non vogliamo”, ha dichiarato Dodik.
Ha poi sottolineato che il bilancio viene “ucciso” da chi si rifiuta di approvarlo e che, nonostante questo, si tenta di spostare la responsabilità su altri. “Se due Ministeri delle Finanze si accordano sul bilancio, che senso ha che due membri della Presidenza lo blocchino? Sono solo proponenti formali”, ha aggiunto Dodik, ricordando anche la sua precedente esperienza da membro della Presidenza.
Secondo il Presidente della Republika Srpska, dietro il blocco si celano intenzioni politiche: “Hanno l’ambizione di risolvere i loro piani politici attraverso il bilancio, cercando di imporre nuove istituzioni”.
Dodik ha concluso sottolineando che l’attuale paralisi istituzionale conferma quanto la Bosnia-Erzegovina sia divisa e incapace di funzionare in modo coerente, e che questa situazione impone alla Republika Srpska di rafforzare la propria autonomia decisionale e amministrativa.