
(AGENPARL) – Fri 13 June 2025 REALI COLAZIONI E CANDIDI GROVIGLI
Castello di Moncalieri
Allestimento delle tavole dei sovrani dal 7 giugno
Installazioni di Matilde Domestico 7 giugno – 6 luglio
COMUNICATO STAMPA
Moncalieri (TO), 13 giugno 2025 – Da sabato 7 giugno, il Castello di Moncalieri si arricchisce
di un nuovo allestimento permanente, realizzato nell’Appartamento di Vittorio Emanuele II e della
consorte Maria Adelaide, in collaborazione con il Comune di Moncalieri e l’Associazione “Amici del
Real Castello e del Parco di Moncalieri”. Con Reali colazioni e candidi grovigli tornano a essere
imbandite le tavole della Sala da Pranzo e della Sala di ricevimento, detta anche Sala del Convegno,
in un affascinante allestimento scenografico che propone piatti e argenterie ottocentesche accanto a
mockup di dolci e frutta realizzati in alabastro.
Il nuovo allestimento offre l’occasione per riscoprire la storia ottocentesca di questi ambienti che,
agli inizi dell’Ottocento, sotto il regno di Vittorio Emanuele I (1759–1824), facevano parte
dell’Appartamento delle Principesse. Qui vissero Marianna (1803–1884), che nel 1831 sposò
Ferdinando I d’Austria, e Maria Cristina (1812–1836), proclamata beata nel 2014 e andata in sposa
nel 1832 a Ferdinando II delle Due Sicilie. Le sale raccontano le trasformazioni avvenute nel corso
del tempo, testimoniando i cambiamenti nel gusto e nello stile, culminati negli eleganti interventi
decorativi degli anni Cinquanta dell’Ottocento. In quel periodo, con la regia del bolognese Domenico
Ferri, gli ambienti furono rinnovati secondo il raffinato gusto del Secondo Impero, ispirato alla Parigi
di Napoleone III e in armonia con la sensibilità artistica di Maria Adelaide.
Nella Sala da pranzo la tavola è imbandita con piatti in ceramica a piccoli disegni fitomorfi blu su
fondo bianco, set di bicchieri in vetro, posate e vassoi da portata in argento, che si devono a un
acquisto recente, ed è arricchita da due preziosi candelabri dorati a quattro bracci con figure di putti,
già parte delle collezioni originali del Castello. Un apparato che non solo affascina per la sua
bellezza, ma invita anche a riflettere sui rituali della tavola reale: dalle sontuose apparecchiature ‘alla
francese’, in cui tutte le portate venivano servite insieme, alla più moderna ‘alla russa’, che prevede
un servizio in successione, in uso ancora oggi. Nel corso del Settecento, il momento del pasto, un
tempo cerimonia pubblica e politica, si trasformò in un’esperienza più intima e riservata, sino ad
assumere connotazioni quasi borghesi con Vittorio Emanuele II: nella quiete del Castello di
Moncalieri, il sovrano, notoriamente poco incline ai pranzi ufficiali, preferì condividere i pasti con
pochi intimi — principi, principesse e ufficiali a lui vicini —, lontano dai fasti e dalle rigidità della corte.
L’allestimento della tavola nella Sala di ricevimento, con tazze da cioccolata, tè e dolci realizzati
in pregiato alabastro volterrano, diventa l’occasione per esplorare le consuetudini alimentari legate a
colazioni e merende della corte sabauda. Tra i protagonisti non potevano ovviamente mancare i
celebri gianduiotti, inventati a Torino agli inizi dell’Ottocento come ingegnosa alternativa al cacao,
divenuto raro e costosissimo durante il blocco economico imposto da Napoleone.
In occasione della presentazione del nuovo allestimento, nelle stesse sale, fino a domenica 6
luglio, sarà possibile ammirare le installazioni dell’artista Matilde Domestico, che ha costruito
una poetica intima e originale intorno al tema della tazza. In ceramica o porcellana, intere o ridotte in
cocci, le tazze diventano metafora di gesti rituali che scandiscono il tempo e di una fragilità
apparente, che può rompersi o sgretolarsi, ma non annientarsi. Attraverso composizioni monocrome,
essenziali come sfere o slanciate come colonne in precario equilibrio, le opere di Matilde Domestico
danno voce a nuove narrazioni e propongono visioni inedite del quotidiano. Tra queste spicca una
tazzina realizzata in carta dal titolo Bring me the sunset in a cup, verso iniziale di una poesia di Emily
Dickinson, omaggio dell’artista alla grande scrittrice americana che anticipa la collaborazione
prevista per il prossimo anno tra il Castello di Moncalieri e il Forte di Gavi, in occasione del 140°
anniversario della sua scomparsa.
Dopo la presentazione di sabato 7 giugno, il suggestivo allestimento delle tavole della Sala da
pranzo e della Sala di ricevimento farà parte in forma permanente del percorso di visita, mentre le
installazioni di Matilde Domestico saranno esposte fino a domenica 6 luglio.
La visita alle tavole imbandite e alle opere in esposizione temporanea potrà avvenire nell’ambito
del percorso dedicato all’Appartamento di Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide, accessibile nei
giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi, in orario 10.00-18.00 (ultimo ingresso alle 17.00;
prenotazione fortemente consigliata).
Matilde Domestico. Diplomata all’Istituto d’Arte A. Passoni e in Scenografia presso l’Accademia Albertina di
Belle Arti di Torino, ha sviluppato un linguaggio espressivo unico, che ruota attorno all’utilizzo della porcellana
dura Feldspatica, proveniente dagli stabilimenti dell’azienda I.P.A. Industria Porcellane S.p.A. di Usmate-Velate
(MB). Con questo materiale realizza opere e installazioni suggestive: colonne alte e ondeggianti, arcate
monumentali, forme sferiche che sembrano sospese tra equilibrio e leggerezza. L’incontro con l’azienda IPA ha
infatti rappresentato un punto di svolta nella sua ricerca, dando vita a un’originale contaminazione tra
produzione artistica e processo industriale. Da questo scambio ha preso forma una riflessione condivisa sul
valore creativo dello scarto, spesso trasformato in opportunità per nuove sperimentazioni. L’artista entra nei
reparti, osserva, interviene, si inserisce nei cicli produttivi, traendo ispirazione diretta dalla materia viva e dai
suoi passaggi trasformativi. Oggetti considerati imperfetti vengono così recuperati, manipolati, deformati e
reinseriti nel processo creativo. La materia viene trasformata attraverso il fuoco: una metamorfosi che avviene
nei forni industriali ad alte temperature, dove la porcellana cruda, modellata quando è ancora tenera, viene
prima biscottata a 900°C, poi smaltata e cotta nuovamente a 1400°C. È un processo creativo rigoroso, che
unisce precisione tecnica e sensibilità artistica, e mette al centro un solo, umile oggetto: la tazza. Che sia
integra o ridotta in cocci, in ceramica o in porcellana, la tazza diventa simbolo di intimità quotidiana, metafora di
gesti ripetuti, rituali che scandiscono il tempo e parlano di relazioni umane. Fin dai primi anni Novanta del
Novecento, la sua ricerca ruota intorno a questo oggetto semplice, ma carico di significato, trasformandolo in
un vero e proprio strumento narrativo: le sue opere sono racconti silenziosi, evocazioni tangibili di un pensiero
che trasforma la materia in poesia.
REALI COLAZIONI E CANDIDI GROVIGLI
Allestimento delle tavole dei sovrani dal 7 giugno
Installazioni di Matilde Domestico 7 giugno – 6 luglio
CASTELLO DI MONCALIERI
Orario: venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.00)
Biglietti: intero € 7,00; ridotto € 5,00
Prenotazione fortemente consigliata: https://lavenaria.it/it/visita-castello-moncalieri
Ministero della cultura
Residenze reali sabaude – Direzione regionale Musei nazionali Piemonte
Ufficio Comunicazione
Maria D’Amuri, resp.
Diego Mirenghi