
In occasione del Convegno “Costituzione: nuovi orizzonti per il nostro Paese”, promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), da ECCO – il think tank italiano per il clima – e da Globe Italia Associazione Nazionale per il Clima, svoltosi il 13 giugno a Roma presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, l’Agenparl ha intervistato Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’ASviS.
«La riforma costituzionale del 2022 ha introdotto, tra i principi fondamentali del nostro ordinamento, la tutela degli interessi delle future generazioni. Dunque, la parola futuro è entrata nella nostra Carta costituzionale. Ma perché questo principio diventi pratica, è necessario cambiare le procedure attraverso le quali vengono predisposte le leggi, discusse in Parlamento, anche per evitare l’incostituzionalità di certi provvedimenti.
Ecco l’importanza del disegno di legge governativa, che è stato influenzato anche dall’ASviS: l’atto Senato 1192, che introduce l’idea di una valutazione di impatto generazionale ed intergenerazionale. Anzi, il comma 1 dell’articolo 4 dice che “le leggi della Repubblica promuovono l’equità intergenerazionale“. È un grande avanzamento.
Ma, ovviamente, la domanda è: come si fa, in pratica, a fare tutto questo. Ci sono esperienze internazionali, e l’ASviS, insieme a Save the Children, ha creato un comitato scientifico per identificare le migliori pratiche, per offrirle al Governo per predisporre il decreto che attuerà questa legge, una volta approvata definitivamente.
Non è facile: servono dati, servono modelli. Ma ci sono diversi gradi per rispondere alla domanda dell’impatto sociale e ambientale delle nuove leggi. Intanto, è un grande passo avanti, e speriamo che entro l’inizio del 2026 questa nuova norma non solo sia approvata, ma cominci a essere messa in pratica.»