
Il presidente serbo Aleksandar Vučić ha annunciato la disponibilità della Serbia a partecipare attivamente alla ricostruzione dell’Ucraina, offrendo supporto concreto per il ripristino di una o più città o regioni del Paese devastato dalla guerra. La proposta è stata avanzata durante il vertice Ucraina-Europa sudorientale tenutosi a Odessa.
“Vorrei ricevere il suo sostegno, signor Presidente Zelensky, affinché possiamo prendere una o due piccole città o una piccola regione da far rivivere”, ha dichiarato Vučić, sottolineando come un tale gesto avrebbe un forte valore simbolico e pratico per il popolo ucraino. Il presidente ha citato l’esempio dell’Azerbaigian, che ha già avviato iniziative simili di ricostruzione.
Vučić ha ribadito che Belgrado sostiene l’integrità territoriale dell’Ucraina e resta disponibile a fornire sia assistenza umanitaria che supporto politico. “Potete sempre contare su di noi”, ha affermato, aggiungendo che la Serbia continuerà ad agire nel rispetto del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, che tutela l’integrità territoriale degli Stati membri.
Il presidente serbo ha inoltre espresso il desiderio che il contributo della Serbia al sostegno del popolo ucraino possa essere “piccolo ma significativo”, senza eccessiva enfasi mediatica, ma concreto e visibile.
A rafforzare le parole di Vučić è intervenuto anche il ministro serbo per l’integrazione europea, Nemanja Starovic, il quale ha sottolineato che l’assistenza materiale, economica ed elettrica fornita da Belgrado all’Ucraina negli ultimi tre anni e mezzo ha superato quella combinata di tutti gli altri Paesi dei Balcani occidentali.
Pur mantenendo una posizione neutrale sul piano delle sanzioni alla Russia, la Serbia ha più volte espresso rammarico per il conflitto in corso e ha definito sia Mosca che Kiev “Stati fratelli”.