
(AGENPARL) – Fri 06 June 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 06/06/2025, ore 19:10
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: Riforma Abitare, Discussione articolata – 3
**Esaminati gli articoli da 15 a 21. La seduta prosegue in notturna.**
L’articolo 15, primo del Titolo II (URBANISTICA E PIANI REGOLATORI, AGRICOLTURA, TUTELA DEL PAESAGGIO E TUTELA DELL’AMBIENTE) del, Riforma Abitare 2025, definisce il principio del contenimento del consumo del suolo. Paul Köllensperger (Team K) ha presentato 3 emendamenti per chiederne lo stralcio, o in alternativa modifiche quali la sostituzione o lo stralcio del primo paragrafo relativo ai locali interrati delle baite alpestri non calcolati come superficie utile: “Così si aprono le porte al0la costruzione anche di grandi cubature interrate in montagna”. Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha presentato un emendamento analogo per lo stralcio del comma 1, contestando l’urbanizzazione delle baite alpestri, il che non ha nulla a che vedere con l’edilizia abitativa a prezzi accessibili, e quindi con la legge. Andreas Colli (Wir Bürger – noi cittadini) ha criticato gli emendamenti ritenendo fondamentale utilizzare le aree sotterranee. Anche Franz Locher ha difeso l’articolo, ritenendo utile poter costruire un garage o un locale di servizio sotterraneo, altrimenti solo gli albergatori possono fare modifiche, e i contadini no. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto come si definiscono le baite alpestri, Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha chiarito che presso queste baite non dovrebbe essere parcheggiata nessuna auto. Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha proposto anche di inserire un riferimento a miglioramenti in termini di efficienza energetica, ambiente e impermeabilizzazione del suolo. L’ass Peter Brunner ha illustrato un proprio emendamento volto a cambiare una data: gli edifici residenziali devono essere esistenti nel verde agricolo al 24 ottobre 1973, e non alL’11 agosto 1997 come definito in commissione, Paul Köllensperger (Team K) ne ha proposto uno analogo, nonché l’inserimento di un comma 3 bis affinché, qualora venisse cambiata la posizione, al superficie esistente fosse resa permeabile in modo corretto e il terreno risanato, nonché di cancellare il comma 4 relativo all’ampliamento delle casette in giardino, analogamente a una richiesta di Madeleine Rohrer (Gruppo verde): “si tratta di metrature ragguardevoli, e questo provvedimento è assolutamente fuori luogo”. Franz Locher (SVP) ha riferito di tanti piccoli masi, molti anche nei pendii, con molta cubatura sotterranea non computata come tale, che dovrebbero avere la possibilità di usare questa metratura intorno ai 100 mq. Nel verde agricolo c’era in parte la possibilità di ampliare fino a 1.000 m3, ma non si tratta di alloggi bensì di edifici agricoli, ha detto Josef Noggler (SVP). L’ass. Peter Brunner ha chiarito i singoli commi, evidenziando anche i riferimenti che definiscono l’attività agricola e ritenendo superflua la richiesta di Köllensperger sul comma 3 bis, perché deve essere ripristinato l’esistente. Approvati solo i due emendamenti dell’ass. Brunner, respinti tutti gli altri, sull’articolo è intervenuto Andreas Leiter Reber, che in merito al comma 4 ha chiesto informazioni sulle volumetrie non separate dal maso;. Paul Köllensperger (Team K) ha apprezzato il cambio di data e rilevato che la “malga alpestre” ha determinate funzioni, non sono comprensibili i fini accessori – anche se basta andare sull’Alpe di Siusi per comprenderli. Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha evidenziato che il titolo parla di “contenimento del suolo”, ma ”qui non si contiene proprio nulla”, e criticato le disposizioni sulla cubatura sotterranea, con effetti notevoli sull’ambiente. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto una precisazione sugli utilizzi accessori citati al punto 1; Hannes Rabensteiner (STF) si è stupito di tanta contrarietà alle volumetrie interrate, che vengono comunque realizzate con adeguate misure di protezione; il movimento terra viene fatto in ogni caso; Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha chiarito che il tema è “per cosa vengono usati questi volumi interrati”. L’ass. Peter Brunner ha fatto riferimento agli utilizzi accessori, che sono tutto ciò che non è utilizzo primario, quale stanze per dormire; c’è un regolamento che li specifica. L’articolo 15 è stato approvato con 20 sì, 10 no e 3 astensioni.
L’articolo 16 riguarda il plusvalore di pianificazione. Paul Köllensperger (Team K) ne ha chiesto lo stralcio, dichiarandosi contrario all’abrogazione del fondo di riutilizzo, l’ass. Brunner ha chiarito che per l’acquisto e il recupero sono già previsti incentivi. Ha proposto poi un emendamento sostitutivo del comma 1, per proporre l’acquisto da parte del Comune in caso di assegnazione di aree a destinazione mista, determinazione del valore di mercato dopo la trasformazione in area a destinazione speciale per il turismo, e nessuna ulteriore agevolazione per le zone turistiche. L’ass. Brunner ha spiegato che ci sono già contributi per l’acquisto e la riqualificazione. Köllensperger ha lamentato che non sono previsti né vincoli né obblighi, aggiungendo che non c’è bisogno di ulteriori zone per il turismo. Respinti gli emendamenti di Köllensperger, l’articolo è stato approvato con 20 sì, 13 no e 1 astensione.
L’articolo 17 riguarda gli accordi urbanistici. Köllensperger ha proposto l’abrogazione del comma 2, non comprendendo lo stralcio lì previsto, che secondo lui andrebbe contro gli alloggi a prezzo calmierato. L’ass. Brunner ha spiegato che è giusto che con gli accordi si creino spazi abitativi, ma poi sono i privati a intervenire. Respinto l’emendamento, l’articolo è stato approvato.
L’articolo 18 contiene norme regolamentari in materia urbanistica e in materia edilizia: è stato approvato con un emendamento sostitutivo di Harald Stauder (SVP) che, ha spiegato il consigliere, mira a equiparare le categorie, rafforzando ulteriormente il centro storico e garantendo un potenziale di attività ricettive. Madeleine Rohrer (Gruppo verde) aveva annunciato voto contrario, in quanto del bonus cubatura non dovrebbe beneficiare il settore alberghiero: questo porterebbe non a spazi abitativi per i residenti, ma a nuovi posti letto. Josef Noggler (SVP) aveva detto che non si può parlare di “pari trattamento” se viene stralciata l’agricoltura. Köllensperger aveva fatto riferimento all’ennesima deroga, e chiarito che questo ha un senso per un’osteria nel centro storico, non per un’azienda agricola. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) aveva però condiviso la rimostranza di Noggler. L’ass. Peter Brunner aveva infine riferito che in caso di edifici agricoli si tratta di grandi cubature, per le quali c’è anche la possibilità di trasferimento.
(Articolo 19 soppresso in commissione)
L’articolo 20 riguarda la zona a destinazione particolare. Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha fatto riferimento alla parte di volumetria di infrastrutture sciistiche che può essere utilizzata come alloggi di servizio: per questo con emendamento chiedeva di introdurre un limite massimo di 1.500 m3, altrimenti c’è il rischio che i volumi vengano utilizzati anche da altre persone. L’ass. Peter Brugger ha proposto di stralciare il limite di volume edificabile di 18 m3 nell’area dell’impianto per il tempo libero previsto al comma 2: la limitazione viene inserita nel piano paesaggistico. Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha annunciato sostegno all’emendamento di Köllensperger per mantenere il limite del volume edificabile di 18 m3 nell’area dell’impianto per il tempo libero, e proposto poi un limite di 500 m3 per gli alloggi di servizio. Sven Knoll (STF) ha sostenuto che i volumi alla stazione di valle destinati al personale si troverebbero nel verde agricolo, cosa che è vietata agli agricoltori, e che cosa ne sarebbe fuori stagione. L’ass. Peter Brunner ha chiarito che le cubature vanno definite nei PUC. Respinti tutti gli emendamenti tranne quello dell’ass. Brunner, Paul Köllensperger (Team K) ha annunciato che dopo la modifica di Brunner, che apre la porta a ulteriori volumetrie, il suo gruppo voterà contro. Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion), ha chiarito che non prevedere nessun limite di cubatura per le aree sciistiche sia sbagliato. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto di nuovo cosa succede fuori stagione, e Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha ricordato che in commissione l’assessore aveva proposto 1.000 m3,, e l’ass. galateo aveva detto che una persona, ospitata senza famiglia, poteva occupare l’alloggio anche per 12 mesi. L’ass. Peter Brunner ha aggiunto che varranno gli stessi regolamenti d’esecuzione delle aree produttive, e che molti impianti sono aperti anche d’estate; nei periodi in cui i dipendenti non sono in loco, gli alloggi potranno essere dati in affitto anche ad altri. L’articolo 20 è stato approvato con 19 sì, 13 no e 1 astensione.
L’articolo 21 riguarda la trasformazione di volumetria esistente. 12 gli emendamenti.
Paul Köllensperger (Team K) ne ha chiesto lo stralcio, rilevando che esso contiene la norma sui fienili e la trasformazione in cubatura turistica. Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha criticato il cambio delle destinazioni d’uso, e chiesto di mantenere il principio secondo cui gli edifici agricoli devono conservare la loro densità anche in caso di conversione, lo stralcio del comma 5 e del comma 6. L’ass. Peter Brunner ha presentato il proprio emendamento sostitutivo del comma 1, che ripristina l’articolo 21 del dlp approvato dalla Giunta, comprese le restrizioni previste per la trasformazione delle volumetrie di esercizi dismessi, e stralcia il comma 6 sui fienili. Andreas Leiter Reber (FF) ha proposto un articolo sostitutivo, Paul Köllensperger (Team K) ha chiesto di differenziare tra aree naturali e agricole, nelle prime non devono essere possibili trasformazioni e chiesto lo stralcio del comma sui fienili, così come Rohrer. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiarito che se nei centri urbani ci sono edifici agricoli centenari che vanno in rovina, con valore storico, si dovrebbero poter usare, mentre diverso è il caso di edifici isolati in campagna, senza accessi e allaccio alla corrente. Josef Noggler (SVP) ha fatto di nuovo riferimento alla necessaria parità di trattamento e apprezzato l’emendamento Brunner che permette la trasformazione di cubatura turistica nel verde agricolo in alloggi. Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha chiarito che si tratta di tantissimi casi, in particolare nel Burgraviato, e chiesto di stralciare la disposizione: “Il turismo ha sempre la meglio in questa legge”. Franz Locher (SVP) ha chiarito che non ci si è occupato certo solo dell’articolo sui fienili, sono previsti anche ampliamenti per gli artigiani. Va detto che molti comuni e piccole frazioni non dispongono ancora di un’area insediabile; vero però che in questo caso i beneficiari sono coloro che hanno un esercizio ricettivo. Anche Paul Köllensperger (TK) ha chiarito che nella legge molto spesso a beneficiare è il turismo. L’ass. Peter Brunner ha fatto riferimento ai fienili nel centro abitato, chiarendo che per questi è già prevista una trasformazione d’uso, se inseriti nel PUC, ha aggiunto che gli esercizi ricettivi nelle aree agricole possono ampliarsi fino a 40 posti letto – non si vogliono creare cubature troppo grandi lontane dalle aree insediabili. Ha poi fatto riferimento ai singoli emendamenti e subemendamenti. Respinti o decaduti tutti gli emendamenti tranne quello sostitutivo dell’ass. Brunner (approvato con 28 sì e 6 astensioni – i commi 4 e 5, votati separatamente, con 23 sì, 8 no e 8 astensioni), l’articolo è quindi risultato approvato.
La seduta è stata quindi sospesa. Riprenderà dopo una breve pausa con il proseguimento della trattazione del dlp 41/25.
(In osservazione delle disposizioni sulla par condicio (articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28) in vigore in vista dei prossimi referendum popolari abrogativi (8-9 giugno), nei comunicati stampa vengono evitati riferimenti ai temi dei referenda abrogativi)
**MC**
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
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