
(AGENPARL) – Fri 06 June 2025 (AGENZIA UMBRIA NOTIZIE)
Asteramb41
La Regione Umbria lancia il Progetto SIERO: rigenerazione ed
economia circolare per la bonifica con il siero di latte delle
falde acquifere contaminate
(Aun) – Perugia, 6 giugno 2025 – La bonifica delle falde
acquifere contaminate utilizzando scarti dell’industria casearia.
Questo l’obiettivo del progetto dimostrativo/sperimentale a scala
pilota che è stato sottoscritto ai sensi dell’art. 15 della L. n.
241/1990 dalla Regione Umbria in collaborazione con Arpa Umbria,
Ramboll Italy srl e Gruppo Grifo Agroalimentare sac. L’accordo
ribattezzato Progetto SIERO è stato presentato a Palazzo Donini
dall’assessore regionale all’ambiente Thomas De Luca, il direttore
generale di Arpa Umbria Alfonso Morelli, il country market
director di Ramboll Italy srl Andrea Campioni e il direttore
generale del Gruppo Grifo Agroalimentare sac Leonardo Cardoni.
“Un’idea di economia circolare e rigenerativa che su così larga
scala non è mai stato messo in campo – ha dichiarato Thomas De
Luca, assessore all’ambiente e all’energia della Regione Umbria.
Iniziativa che può diventare occasione per restituire alla
comunità regionale risorse idriche interessate da contaminazione
da organoclorurati – ha sottolineato l’assessore – utilizzando un
prodotto di scarto dell’industria casearia. Grazie ad Arpa,
Grifolatte e Ramboll Italy che hanno messo in funzione questa
macchina che oggi muove il primo passo che la Regione intende a
mettere a sistema”.
Il Direttore generale dell’Arpa Umbria Alfonso Morelli ha
ribadito: “È uno dei primi progetti che vogliamo attuare creando
innovazione e ricerca, ma anche formazione, visto che tra i
partner c’è l’ITS Academy con un impatto economico sostenibile sia
per il pubblico ma anche per i privati. Un volano di sviluppo
economico, sociale e scientifico”.
Subito dopo è intervenuto Andrea Sconocchia, responsabile del
Servizio Bonifiche di Arpa Umbria sottolineando come quella
utilizzata sia una tecnologia che valorizza uno scarto disponibile
a tutti in alternativa a progetti simili che prevendono l’utilizzo
di prodotti brevettati. “Un ringraziamento all’assessore De Luca
che è riuscito a tirare le fila di un progetto a cui stavamo
dietro da anni ma che non si concretizzava – ha evidenziato
Sconocchia. Collaborare insieme per lo stesso risultato è
l’aspetto innovativo di questo progetto. Sinergia di diversi
soggetti, ognuno dei quali ha un interesse specifico alla buona
riuscita”.
“Troppo spesso i siti contaminati vengono ignorati perché
invisibili – ha detto Andrea Campioni (Ramboll Italy) – eppure
tolgono risorse ai cittadini e alle amministrazioni. Sono
particolarmente diffusi nelle aree industriali, dove i solventi
clorurati sono stati utilizzati anche per attività minori. Queste
sostanze, pur essendo organiche, hanno una persistenza elevata
nelle falde, dove possono rimanere per decenni senza intervento
umano. Con SIERO si utilizza un materiale facilmente
biodegradabile come il siero di latte, che, una volta iniettato,
attiva una flora batterica naturale capace di degradare i
contaminanti. Sono entusiasta di questo progetto perché dimostra
come una tecnologia consolidata possa essere applicata su larga
scala con impatto sociale e ambientale concreto”.
Infine Leonardo Cardoni, Grifolatte ha ringraziato l’assessore De
Luca per aver dato nuovo slancio a un progetto che rischiava di
restare bloccato: “Oggi possiamo finalmente guardare al futuro con
fiducia. Come Grifolatte, siamo pronti a collaborare pienamente,
perché l’acqua è un bene pubblico essenziale, sempre più prezioso
e purtroppo sempre più scarso. Sostenere un progetto che unisce
tutela ambientale e valorizzazione degli scarti è una
responsabilità che sentiamo profondamente”.
Il progetto ha una doppia valenza innovativa. Da un lato
sperimentare su un territorio vasto una tecnica di bonifica,
sostenibile e circolare, fino ad oggi impiegata solamente su siti
puntuali. Dall’altro elaborare una strategia di approccio che vede
la partecipazione in sinergia di diversi portatori di interesse
pubblici e privati per il risanamento di falde contaminate.
L’obiettivo è applicare l’impiego della tecnologia Enhanced
Reductive Dechlorination (ERD) per la bonifica degli
organoclorurati presenti nelle falde acquifere dell’Umbria,
utilizzando siero di latte come substrato organico. Il risanamento
viene effettuato tramite l’utilizzo di un prodotto di scarto,
fornito a chilometro zero dalla Grifo Agroalimentare, attraverso
una tecnica sviluppata da Ramboll Italy, società internazionale
attiva anche nel campo delle bonifiche. Il progetto che coniuga
bonifica, economia circolare e partenariato pubblico/privato è
stato considerato di interesse per un’eventuale partecipazione a
Cop30.
L’accordo sottoscritto tra Regione Umbria, Arpa Umbria, Ramboll
Italy e Gruppo Grifo mira quindi a trovare soluzioni sostenibili
per l’inquinamento diffuso delle acque sotterranee. Il progetto si
inserisce nell’ambito delle politiche dell’assessorato volte alla
presentazione della proposta di legge regionale sulle norme a
sostegno dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile per
la gestione integrata dei rifiuti e la bonifica delle aree
inquinate che prevede, oltre all’aggiornamento del piano regionale
degli interventi di bonifica, azioni di intervento per le aree
caratterizzate da inquinamento diffuso come previsto dal D. Lgs
152/06, Art. 239, con particolare attenzione agli interventi
ambientalmente più sostenibili e bio based. Arpa Umbria effettuerà
il prelievo dei campioni d’acqua e il monitoraggio dei parametri
chimico-fisici, sulla scia di uno studio già condotto in
collaborazione con l’Università degli Studi di Milano che ha
evidenziato una significativa presenza di solventi clorurati nelle
acque sotterranee degli acquiferi alluvionali dell’Umbria,
delimitando zone ad inquinamento diffuso.
La vasta area ad inquinamento diffuso è stata individuata a
Balanzano, nel Comune di Perugia. Qui, un pozzo di proprietà di
Grifo Agroalimentare (Pozzo P41), utilizzato per
l’approvvigionamento idrico necessario alla produzione, è
risultato contaminato da composti clorurati, con una
concentrazione massima di Tetracloroetilene di 610 ug/l rispetto
al limite di legge di 1,1 ug/l. Questa situazione obbliga Grifo
Agroalimentare ad approvvigionarsi dalla rete pubblica con
notevoli costi. Grifo Agroalimentare dispone altresì di ampia
disponibilità di siero di latte, uno scarto dei processi
produttivi caseari.
Ramboll Italy ha maturato una vasta esperienza nella bonifica di
acque sotterranee contaminate da composti organoclorurati,
applicando la tecnologia Enhanced Reductive Dechlorination con
l’uso di siero di latte come substrato organico. Un’idea
progettuale innovativa nata per attuare interventi di trattamento
delle acque di falda diffusamente contaminate con costi
sostenibili. Indagini preliminari condotte da Arpa Umbria e
Ramboll, con la collaborazione di Grifo Agroalimentare, hanno
valutato la fattibilità dell’applicazione della tecnologia ERD,
giungendo ad un pre-assessment positivo sull’applicabilità della
tecnologia.
L’accordo ha una durata di 12 mesi dalla sottoscrizione. Il
progetto a costo zero non prevede alcun contributo finanziario da
parte della Regione Umbria.
Red/nnn