
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 *Comunicato stampa,*
*Firenze, 5 giugno 2025*
*Come la Terra combatte (da sola) il riscaldamento globale: l’Università di
Firenze in una ricerca su “Nature”*
*Lo studio dimostra come il nostro pianeta abbia aumentato la capacità di
riflettere la radiazione solare, contrastando così gli effetti del
cambiamento climatico*
A “proteggersi” dai raggi solari la Terra ci pensa da sola, compensando –
in parte – le azioni compiute dall’uomo. Uno studio pubblicato su *Nature*
*,* a cui ha
partecipato *Giovanni Forzieri**,* docente di Sviluppo sostenibile e
cambiamenti climatici, ha rivelato come la superficie terrestre abbia
incrementato *l’albedo*, ossia stia riflettendo una quantità maggiore di
radiazione solare rispetto al passato. Questo fenomeno risulta determinante
in ambito climatico perché aiuta a contenere gli effetti del riscaldamento
globale provocati dalle attività umane.
La ricerca, descritta sulla rivista scientifica nell’articolo “Radiative
forcing reduced by early twenty-first century increase in land albedo”, è
stata condotta dall’*Università Normale di Pechino *e ha analizzato dati
satellitari *dal 2001 al 2020 *(DOI: 10.1038/s41586-025-08987-z). I
risultati mostrano che l’albedo superficiale delle aree senza neve ha
registrato un incremento del 2,2%, portando a una diminuzione dell’energia
solare assorbita dal pianeta. In pratica, la Terra riflette più luce verso
lo spazio e trattiene meno calore.
“Questo cambiamento ha avuto un impatto importante: ha compensato circa il
60% del riscaldamento causato dalle emissioni di CO₂ antropogeniche” spiega
Forzieri, che ha partecipato allo studio contribuendo allo sviluppo del
modello e all’interpretazione e discussione dei risultati. “Secondo gli
scienziati, l’aumento dell’albedo dipende in gran parte dal cambiamento
degli ecosistemi, che stanno ‘contrastando’ autonomamente la sua riduzione
legata allo scioglimento di ghiacciai e neve”.
L’effetto di raffreddamento dovuto all’aumento dell’albedo proviene
principalmente da aree terrestri che non hanno subito disboscamento o
riduzione della vegetazione a copertura del suolo. L’incremento di
riflettanza solare è legato soprattutto a cambiamenti ecologici graduali,
come la riduzione di densità di vegetazione e la variazione nella quantità
di materiale vegetale non fotosintetico. La riduzione di albedo, connessa
allo scioglimento di ghiacci e coperture nevose – sebbene significativa – è
stata compensata dagli aumenti di albedo nelle regioni tropicali e
temperate.
“Questa scoperta suggerisce che la natura ha un ruolo attivo nel bilancio
energetico del nostro pianeta. In futuro – conclude il docente del
*Dipartimento
di Ingegneria Civile e Ambientale* – la conoscenza di questi processi nei
modelli climatici potrà aiutarci a migliorare le previsioni e a pianificare
meglio le azioni per contrastare il cambiamento climatico”.
*In foto: Giovanni Forzieri*
Ufficio stampa
Unità funzionale comunicazione esterna
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE