
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 *Sistema integrato 0-6 anni: oltre 2,9 milioni di euro ai Comuni umbri.
Approvato il riparto dalla Giunta regionale*
(aun) – Perugia, 05 giugno 2025 – La Giunta regionale dell’Umbria ha
approvato, su proposta dell’assessore all’Istruzione Fabio Barcaioli, i
criteri di riparto del Fondo nazionale per il Sistema integrato di
educazione e istruzione dalla nascita ai sei anni, relativi all’esercizio
finanziario 2025. Alla Regione Umbria è stata assegnata una quota pari a
milioni previsto dal Decreto del Ministero dell’Istruzione e del merito del
17 gennaio 2025, n. 7.
Le risorse saranno distribuite tra i Comuni umbri sulla base di criteri
oggettivi che tengono conto del numero di bambini iscritti ai servizi
educativi per la prima infanzia, della popolazione residente nelle fasce
0-3 e 4-5 anni e della presenza di scuole dell’infanzia comunali e
paritarie. È stato inoltre confermato un contributo minimo di mille euro
per ogni Comune beneficiario.
“Abbiamo adottato criteri di riparto che riconoscono le specificità
demografiche ed educative del territorio – ha sottolineato l’assessore
Barcaioli – garantendo equità nella distribuzione dei fondi e continuità
nella progettazione dei servizi per l’infanzia. Un impegno che abbiamo
portato avanti con determinazione, nonostante la progressiva diminuzione
delle risorse stanziate annualmente dal Ministero a partire dal 2020.
Sostenere l’infanzia significa investire nel futuro dell’Umbria,
contrastando le disuguaglianze sin dalle prime fasi della vita”.
In coerenza con il quadro nazionale, il 5% delle risorse sarà destinato
alla formazione continua del personale educativo e docente, ambito in cui
il Comune di Terni continuerà a svolgere il ruolo di capofila a livello
regionale, in collaborazione con ANCI Umbria e l’Ufficio scolastico
regionale.
A integrazione dei fondi statali, la Regione partecipa al cofinanziamento
con risorse proprie per 930.000 euro, in applicazione della legge regionale
n. 13/2023. Inoltre, nella stessa giunta, sono stati approvati i criteri di
riparto di queste risorse.
Gli atti approvati sono un passaggio fondamentale per la programmazione
territoriale dei servizi educativi per la fascia 0-6, che i Comuni dovranno
ora tradurre in interventi attraverso la piattaforma SIRSE.