Varsavia – Il nuovo presidente eletto della Polonia, Karol Nawrocki, ha lanciato un messaggio chiaro al suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, invitandolo a collaborare per risolvere le controversie storiche tra Polonia e Ucraina, in particolare quelle legate al massacro di Volinia e alla memoria di Stepan Bandera.
“Non vedo l’ora di proseguire la collaborazione tra i nostri Paesi, basata sul rispetto e la comprensione reciproci. Credo che ciò richieda non solo un buon dialogo, ma anche la risoluzione di questioni storiche da tempo aperte”, ha scritto Nawrocki in un post su X (ex Twitter), in risposta alle congratulazioni di Zelensky per la sua vittoria elettorale.
Poland's President-elect Nawrocki:
Dear President Zelensky, I am looking forward to countinue partnership of our countries, based on mutual respect and understanding.
I believe it requires not only good dialogue but also solving overdue historical issues. Poland has been… pic.twitter.com/pE7pW9zEH4
Nawrocki, ex direttore dell’Istituto della Memoria Nazionale, ha già espresso in passato posizioni critiche nei confronti del governo ucraino, accusandolo di non aver fatto abbastanza per riconoscere e condannare i crimini commessi dai nazionalisti ucraini contro i polacchi durante la Seconda guerra mondiale.
In particolare, Nawrocki ha sottolineato che finché Kiev non affronterà apertamente la tragedia di Volinia, non dovrebbe essere considerata pronta per l’ingresso né nell’UE né nella NATO.
Elezione al secondo turno
Karol Nawrocki ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali polacche il 1° giugno, conquistando il 50,89% dei voti. La sua elezione rappresenta un potenziale cambio di tono nei rapporti tra Polonia e Ucraina, dopo anni di sostegno incondizionato da parte di Varsavia.
Tensioni sotto la superficie
Sebbene Polonia e Ucraina abbiano cooperato strettamente in ambito militare e politico dalla guerra in corso con la Russia, la questione della memoria storica è rimasta una ferita aperta. L’elezione di Nawrocki potrebbe portare a una maggiore pressione diplomatica su Zelensky per affrontare pubblicamente questi nodi storici.
Thank you, Mr. President. Strong alliance with the USA, as well as partnership based on close cooperation are my top priorities. @POTUSpic.twitter.com/x8cjTQTsBi
L’Agenzia di Stampa Parlamentare Agenparl è una delle voci storiche ed autorevoli dell’informazione italiana parlamentare ed è una delle principali news company italiane. Nel 1950 Francesco Lisi fondò la più antica Agenzia giornalistica parlamentare italiana, con il nome di S.P.E.; con l’ingresso nell’ASP (Associazione stampa parlamentare) nel 1953 ne mutò il nome in Agenparl.
Dal 1955 affianca con i suoi notiziari il mondo istituzionale, editoriale, economico e finanziario, diventando oggi una tra le fonti più autorevoli dell’informazione con i propri prodotti, servizi e soluzioni all’avanguardia. Dal 2009 il Direttore è Luigi Camilloni che ha proseguito lungo la strada tracciata da Lisi e cioè quella che da sempre ha contraddistinto l’Agenzia, ossia l’imparzialità.
Una formula editoriale veloce ed innovativa che garantisce un’informazione puntuale e degli approfondimenti originali. Per noi di Agenparl, fare informazione significa mantenere un alto livello di esattezza, obiettività e imparzialità, attraverso un codice linguistico chiaro, ma soprattutto senza far ricorso a formule e luoghi comuni giornalistici.
Agenparl dispone di contenuti, servizi e strumenti a cui si affidano Enti, Istituzioni ed Università, sviluppando una serie di soluzioni personalizzabili a seconda delle necessità dei clienti.