
(AGENPARL) – Fri 30 May 2025 Un evento lungo una giornata, quella odierna presso la Sala Lombardia di ATS Bergamo, per esporre la progettualità e dare spazio alle testimonianze dei giovani sulle loro esperienze di percorsi attivati sul nostro territorio grazie alla misura regionale “#UP Percorsi per crescere alla grande”.
Organizzato dal Dipartimento PIPSSS di ATS Bergamo, partecipato dal Direttore Vicario della Direzione Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, le ASST bergamasche, Associazioni ed Enti attivi nella provincia di Bergamo.
“#UP Percorsi per crescere alla grande” è una risposta dedicata ad una fascia d’età delicata: quella dei preadolescenti, adolescenti e giovani ed delle loro famiglie: interventi socioeducativi, rivolti al target dagli 11 ai 25 anni, attraverso la progettazione di percorsi personalizzati allo scopo di prevenire e contrastare il rischio di esclusione sociale, con particolare riferimento a minori e giovani in condizioni di fragilità.
NUMERI E PROFESSIONALITA’ COINVOLTE
ATS Bergamo, grazie al finanziamento di Regione Lombardia, ha attivato in 18 mesi (da dicembre 2023 a maggio 2025) 250 percorsi personalizzati.
Più del 50% delle segnalazioni proviene dai servizi sociali dei Comuni; il 35% dalle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST); la restante percentuale dalle scuole.
Il 54% riguarda la fascia di età dai 14 ai 17 anni, mentre il 28% quella tra gli 11 e i 13 anni. Il restante 18% è suddiviso tra le fasce d’età 18-21 anni (13%) e 22-25 anni (5%).
Come si attivano ed articolano in pratica gli interventi?
Sono attive 13 equipe consultoriali afferenti alle tre ASST, che vedono coinvolti 35 operatori, i quali effettuano una valutazione multidimensionale e definiscono per ciascun adolescente un Progetto Individualizzato, in accordo con la famiglia.
Gli educatori degli Enti erogatori (120 operatori coinvolti) appartenenti al Terzo Settore realizzano gli interventi annuali, mentre coordinatori di percorso degli Enti e case manager dell’ASST monitorano le progettualità, anche attraverso incontri di equipe e con la famiglia.
Vengono proposte attività individualizzate a domicilio, sul territorio oppure in ambienti educativi specifici come i maneggi, serre, laboratori per un percorso di crescita personale e relazionale.
I Percorsi personalizzati hanno l’obiettivo di potenziare le competenze sociali e relazionali, di aiutare ad acquisire il proprio ruolo nella famiglia, aumentare le competenze per il percorso scolastico/formativo ed infine di orientare per la transizione scuola-lavoro.
Sono quattro gli aspetti importanti da sottolineare:
* intervento a tutto tondo con al centro l’adolescente con i suoi bisogni, le sue risorse e le sue fragilità;
* intercettazione precoce: parliamo di ragazze/i di 11 anni, forse alla prima bocciatura, magari vittime di un episodio di bullismo: situazioni nascoste su cui l’intervento educativo permette all’adolescente di superare le difficoltà, le frustrazioni che fanno parte del percorso di vita;
* intervento educativo personalizzato ed individualizzato: è il punto di forza di questa Misura. Per ogni adolescente viene pensato, da tutti gli Enti coinvolti, un progetto che è proprio per lui. È come un abito che viene pensato e cucito addosso. Va bene solo a lui;
* messa in rete dei servizi territoriali (es. Servizi sociali dei Comuni, Ambiti Territoriali, ASST, scuole, servizi specialistici). Il networking, un lavoro di rete capillare, genera nuove sinergie e amplifica le collaborazioni tra operatori e servizi. Mettere in rete la filiera dei Servizi significa costruire una squadra di professionisti e organizzazioni che prendono in carico le situazioni di fragilità e facilitano l’accesso ai servizi con un unico obiettivo: il benessere degli adolescenti e delle loro famiglie.
“L’evento di oggi è il risultato di un percorso di formazione sul campo che ATS ha intrapreso nei mesi scorsi, fianco a fianco con gli enti erogatori, le equipe e i case manager delle tre ASST e gli enti segnalanti (servizi sociali dei Comuni) -dichiara Ia Direttrice Sociosanitaria di ATS Bergamo dr.ssa Barbara Caimi – ; è il frutto di una profonda e preziosa sinergia con la Rete degli stakeholders, servizi ed enti del territorio che ruotano intorno al mondo degli adolescenti.
Abbiamo voluto portare una riflessione professionale sul mondo degli adolescenti e dei giovani, così come rendere protagonisti i ragazzi attraverso il racconto delle loro storie e di quanto si sta realizzando attraverso le progettualità di #UP.”
Dichiarazione della Dott.ssa Michela Capitanio, Educatore Professionale referente del progetto per ATS:
«Il successo di #UP nasce da un approccio individualizzato e multidimensionale, che pone al centro l’adolescente con i suoi bisogni, le sue fragilità e le sue potenzialità. Attraverso un coordinamento efficace tra équipe consultoriali, educatori e famiglie, riusciamo a costruire interventi su misura, capaci di promuovere concretamente la crescita personale, le competenze sociali e il benessere in ogni fase del percorso di crescita dei ragazzi. I percorsi realizzati raccontati dagli adolescenti, filtrati e arricchiti dalla narrazione degli operatori che ogni giorno sono al loro fianco, ne sono la testimonianza »
Dichiarazione del Direttore Sociosanitario di ATS Bergamo, dr.ssa Barbara Caimi: