
(AGENPARL) – Fri 30 May 2025 *CAMPO NOMADI, IL SINDACO FABBRI DOPO LA SENTENZA SU LODI: “SENTENZA CHE
LASCIA PERPLESSI. ORGOGLIOSO DI QUELL’OPERAZIONE, MODELLO PER TUTTA ITALIA”*
Ferrara, 30 maggio 2025 – “La sentenza di primo grado emessa oggi nei
confronti dell’ex assessore alla sicurezza Nicola Lodi mi lascia davvero
perplesso. Parliamo di una condanna per ‘deposito incontrollato di
rifiuti’, nata da un esposto dell’opposizione che aveva l’obiettivo di
colpire un intervento importante per la città: lo sgombero del campo nomadi
di via delle Bonifiche, che da anni rappresentava un vero e proprio buco
nero, dove erano finiti centinaia di migliaia di euro dei cittadini
ferraresi”.
Lo afferma il* sindaco di Ferrara Alan Fabbri,* commentando la sentenza
odierna.
“Per trent’anni – prosegue Fabbri – rifiuti e liquami sono stati sversati
in quell’area senza alcun controllo, nell’indifferenza delle passate
amministrazioni di centrosinistra. Famiglie e bambini sono stati costretti
a vivere in condizioni igienico-sanitarie disumane. Ma il campo di via
delle Bonifiche non era solo questo: era una vera e propria base criminale,
da cui partivano raid contro le abitazioni del Nord Est. Otto persone
arrestate, 37 capi d’imputazione tra furti in abitazione, ricettazione e
riciclaggio. Il tutto pagato con i soldi dei ferraresi, che per anni hanno
sostenuto costi di acqua, luce, gas e rifacimento di bagni sistematicamente
vandalizzati”.
“Quello sgombero – sottolinea il sindaco – è stato il nostro primo atto di
forza nel 2019. Sapevamo di andare contro un sistema, e oggi, con questa
sentenza, quel sistema ce lo ricorda.
I rifiuti da smaltire dopo la demolizione sono rimasti sul posto più a
lungo del previsto, anche per l’abbandono successivo di materiali da parte
di incivili e per la presenza di rifiuti speciali che hanno richiesto
procedure di smaltimento complesse. Insomma, per tutti gli illeciti
commessi in quel campo nessun amministratore di centrosinistra ha mai
pagato. Oggi a rispondere siamo noi, dopo aver risolto un problema che per
anni era stato ignorato”.
“Anche se questa sentenza getta ulteriore sfiducia – la rispetto – resto
orgoglioso di quell’operazione, portata avanti con Nicola Lodi e con
l’assessore Cristina Coletti, e lo dico senza paura di ripercussioni”,
aggiunge Fabbri.