
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 Caserta, 28 Maggio 2025
Comunicato Stampa
Osservatorio Utilizzi Risorse Idriche dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale conferma stato di severità idrica differenziata nel territorio di competenza
Nella seduta di ieri, 27 maggio 2025, l’Osservatorio sugli Utilizzi delle Risorse Idriche dell’Autorità Distrettuale di Bacino dell’Appennino Meridionale ha trovato conferma lo stato di severità idrica per il territorio di competenza, sia per il comparto potabile che per quello irriguo, seppur con diverse condizioni di criticità per alcuni settori territori.
In particolare, il Segretario Generale dottoressa Vera Corbelli, ha evidenziato: “I dati disponibili e le analisi condotte per i principali schemi idrici distrettuali hanno consentito di rilevare la presenza di situazioni di significativa criticità”.
In particolare, nel corso della seduta si è rilevato che:
Per gli invasi del sistema Acque del Sud lucano, al momento l’evoluzione della disponibilità evidenzia un grado di criticità elevato tanto per l’invaso di Monte Cotugno quanto per l’invaso del Pertusillo
Per gli invasi dello schema Ofanto, attualmente si riscontra una disponibilità di circa 105,00 Mm3 con un deficit di circa 1.2 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, con una forte criticità per l’invaso di Conza; LINK Excel.Sheet.12 “D:\Dati Autorità 2025\Osservatorio\seduta 27 maggio\dati_schemi_invasi_agg_05_2025.xlsx” “Foglio1!R2C18:R8C23” a f 4 h * MERGEFORMAT
Per lo schema Fortore (Occhito), i dati disponibili evidenziano un deficit di circa 68.95 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, con una forte criticità per l’approvvigionamento irriguo;
Per lo schema Sele-Calore, i dati disponibili consentono di rilevare un ritardo nel processo di ricarica degli acquiferi interessati, con un deficit di portata, rispetto alla media storica, di circa 1200 l/s per le sorgenti di Cassano Irpino e di circa 550 l/s per la sorgente Sanità di Caposele, con valori della media di aprile inferiori a quanto registrato nel 2017;
Per gli schemi Campania, al momento sono rientrate le criticità per l’erogazione dei servizi idrici nelle province di Avellino e Benevento, in particolare nel comparto potabile, anche per effetto della ripartizione della risorsa condivisa nel Tavolo Tecnico per il trasferimento Campania-Puglia per il trasferimento Molise-Campania (Biferno); il restante sistema degli acquedotti regionali evidenzia una riduzione delle portate disponibili rispetto alla media;
Per gli schemi Abruzzo, si rileva un grado di severità idrica che risulta essere «bassa tendente a media» per l’area del Fucino (sub-ambito marsicano) e «media tendente a elevata» per le aree del chietino;
Per gli schemi Lazio, viene indicata, anche in previsione futura, una situazione di complessiva severità idrica «media tendente ad elevata» per il territorio dell’ATO 5 FR, anche se con impatti più limitati rispetto allo scenario 2017;
Per l’area calabrese, si conferma la severità idrica «elevata» per le province di Reggio e Crotone, oltre che per alcuni schemi del cosentino funzionalmente collegati al crotonese, mentre la severità idrica risulta «media» per il restante territorio regionale;
Per gli schemi idrici lucani, si conferma la severità idrica «elevata» per lo schema Basento-Agri-Camastra, mentre risulta «media» per il restante territorio regionale.
Per gli schemi idrici molisani, le informazioni ricevute da Molise Acque sulle condizioni di disponibilità idrica e la valutazione dello SPI indica un grado di severità idrica «media tendente a elevata».
In sintesi, come possibile rilevare dalla cartografia allegata, il livello di severità idrica risulta, per il comparto potabile:
«elevato» per le province di Crotone, Reggio Calabria, per lo schema Basento-Camastra-Agri;
«medio con tendenza ad alto» per la Puglia, il Lazio, il Molise, le province di Avellino, Benevento e Chieti;
«medio» per la Basilicata (ad eccezione dello schema Basento-Camastra-Agri), la Calabria (ad eccezione delle province di Reggio Calabria e Crotone), per la Campania (ad eccezione delle province di Avellino e Benevento);
«basso con tendenza a medio» per il “sub-ambito marsicano” (Abruzzo).
Ad oggi, lo scenario di severità idrica per il comparto irriguo – consultabile anche nella cartografia allegata è:
«alto» per la Basilicata, la Calabria, il Lazio e la Puglia
«medio» per il restante territorio distrettuale
È questo il quadro di sintesi il quadro emerso durante la seduta dell’Osservatorio Permanente Utilizzi Idrici dell’Autorità di Bacino Distrettuale, presieduto dal Segretario Generale Vera Corbelli.
Successivamente all’illustrazione della situazione emersa della severità idrica a livello distrettuale – schema per schema – e relativo territorio regionale interessato, il Segretario Generale Vera Corbelli ha fatto presente che le azioni poste in essere sono articolate a breve termine per fronteggiare i livelli di severità idrica media ed elevata ed a breve e lungo temine per le valutazioni specifiche sul bilancio idrologico, idrogeologico ed idrico e per rendere resilienti i sistemi idrici nella loro interezza.
“In particolare le azioni a breve termine sono finalizzate a rispondere a situazioni che richiedono – ha affermato la dottoressa Corbelli – l’adozione di un monitoraggio di condizione di disponibilità e loro evoluzione; la definizione ed attuazione un programma di erogazioni ridotto in ragione delle disponibilità idriche (preservando innanzitutto l’uso potabile); l’aggiornamento costante, da parte dei Gestori di acqua potabile, degli scenari d’impatto derivante dalle ridotte disponibilità, (anche con proiezione nel breve e medio termine); la programmazione ed attuazione per il comparto agricolo di irrigazione di soccorso con priorità per le aree con impianti a ciclo pluriennale; l’adozione di misure di contenimento dei consumi ed azioni e realizzazione di interventi di immediata attuazione che consentono il recupero di risorsa o attuazione della stessa, nonché di supporto all’azione nelle fase emergenziale”.
In merito alle azioni a breve e lungo termine il Segretario Generale ha descritto gli interventi strutturali ad oggi posti in essere da parte dell’Autorità di Bacino Distrettuale e delle Regioni, mirati tutti a rendere più resiliente il sistema (di adduzione, accumulo e trasferimento). Al riguardo, ha richiamato gli interventi già rappresentati nella seduta precedente dell’Osservatorio relativi agli schemi Ofanto, Basento-Bradano, Ionico-Sinni a cura del Commissario di Governo art. 1 comma 154, L. 145/2018
Tra le azioni non strutturali ha richiamato le attività di condivisione e confronto, predisposte con i Consorzi di Bonifica e con gli Enti Gestori, elaborazioni che hanno bisogno dell’integrazione di dati ed informazione da parte di tutti gli Enti interessati. Inoltre ha fatto presente che l’Autorità di Bacino Distrettuale, al fine di sostenere sotto il profilo “tecnico-scientifico-gestionale” il potenziale trasferimento delle acque dal, Molise alla Puglia (dall’invaso invaso del Liscione a quello di Occhito), ha posto in essere la realizzazione di un programma di studio (studi, analisi, rilievi, elaborazioni ecc).
“Nell’ultimo incontro avuto con il Commissario Straordinario per la crisi idrica dottor Nicola Dell’Acqua – ha annunciato Corbelli – è stato elaborato apposito documento contenente: gli interventi realizzati, in corso di attuazione, e relativo completamento nonché le relative ricadute in termini di ottimizzazione dei sistemi idrici; a queste sono altresì connesse le schede relative alle ulteriori necessità emerse dalle valutazioni ad oggi condotte.