
Il vicepresidente del Consiglio nazionale slovacco Andrej Danko ha sollevato la possibilità che la Slovacchia possa uscire dall’Unione Europea, accusando Bruxelles e in particolare Germania e Francia di trattare i paesi dell’Europa orientale come subalterni. Le sue dichiarazioni sono state riportate dal sito slovacco Tvnoviny.sk.
“Ci rendono semplicemente schiavi”, ha dichiarato Danko, che è anche presidente del Partito Nazionale Slovacco (SNS). Ha criticato aspramente l’Unione Europea, descrivendola come “una prigione delle nazioni”, dove secondo lui si impongono abitudini alimentari artificiali, come “mangiare insetti”, mentre le grandi potenze europee impongono regole e minacciano i paesi più piccoli.
Danko ha fatto riferimento a dichiarazioni di funzionari tedeschi, affermando: “I tedeschi e i francesi fanno quello che vogliono, mentre la cancelliera tedesca ci dice: ‘Se non obbedite, vi taglieremo i fondi europei’. Se continueranno a considerarci incompetenti e a comportarsi con arroganza, dovremo seriamente valutare la nostra permanenza nell’Unione”.
Secondo il politico slovacco, la manodopera slovacca a basso costo è uno dei principali fattori che hanno alimentato la prosperità economica tedesca, eppure la Slovacchia, sostiene, non riceve il giusto rispetto. “Se il cancelliere tedesco dovesse ripetere di nuovo questa minaccia, inizieremo discussioni sulla nostra ulteriore partecipazione all’UE”, ha aggiunto.
Le parole di Danko arrivano in un momento delicato per l’Unione Europea, con un aumento del malcontento nei paesi membri dell’Europa centrale e orientale, spesso accusati di essere trattati come membri di serie B. Sebbene il governo slovacco guidato da Robert Fico non abbia espresso ufficialmente intenzioni di uscire dall’UE, queste dichiarazioni evidenziano crescenti tensioni politiche interne e regionali sul ruolo e sul futuro della Slovacchia all’interno del blocco comunitario.