
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 CAPORALATO. ASSEMBLEA CNEL APPROVA UN ORDINE DEL GIORNO IN MATERIA
L’Assemblea del CNEL ha approvato nella seduta odierna un Ordine del Giorno sulle politiche di prevenzione e contrasto delle forme di sfruttamento lavorativo e del caporalato. L’obiettivo è pervenire a una strategia complessiva in materia, anche mediante un percorso concertativo con le forze sociali presenti al CNEL. L’Assemblea ha deliberato la stesura di un documento di Osservazioni e Proposte sul tema e di esercitare, inoltre, le prerogative di iniziativa legislativa, ai sensi dell’articolo 99 della Costituzione. Trova così conferma la volontà del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro di imprimere, in coerenza con il quadro normativo di cui alla legge 199/2016, un forte innalzamento quantitativo e qualitativo nelle attività di contrasto delle forme di intermediazione di manodopera e di caporalato, anche attraverso strumenti di coordinamento di istituzioni e organismi già esistenti e operanti. Le istruttorie che seguiranno nei prossimi mesi saranno accompagnate anche dalla realizzazione di uno studio di approfondimento, realizzato attraverso il coinvolgimento e la condivisione delle parti sociali.
CAPORALATO. RISSO (CNEL): VOGLIAMO COSTRUIRE UN’ECONOMIA PIÙ EQUA E TRASPARENTE
“Il fenomeno del caporalato – ha dichiarato il vicepresidente CNEL Claudio Risso nel corso dell’Assemblea odierna del Consiglio – non è più confinato ai settori tradizionali come l’agricoltura o l’edilizia, ma assume oggi forme nuove e più sofisticate. Basti pensare al caporalato digitale, che si diffonde rapidamente nella gig economy. Dietro le piattaforme e gli algoritmi si nascondono spesso rapporti di lavoro mascherati, sfruttamento sistematico, assenza di tutele e sorveglianza costante. Sono i nuovi ‘braccianti urbani’ delle nostre città, costretti a lavorare in condizioni precarie e sottopagati, pur svolgendo un ruolo essenziale nei servizi. Dobbiamo considerare che il caporalato non è solo una violazione del diritto penale, ma una ferita alla giustizia sociale, alla legalità economica e alla tutela dei diritti fondamentali. Di qui il rinnovato impegno del CNEL in questo ambito, volto a costruire un’economia più equa, trasparente e rispettosa delle persone”.