
(AGENPARL) – Mon 26 May 2025 Ufficio Stampa
Comunicato n.222
Nell’incontro dell’Osservatorio turistico si affronta
la situazione dell’aeroporto di Comiso
Si è svolto lunedì mattina, nella Sala Giunta del Libero Consorzio, un nuovo incontro dell’Osservatorio turistico dedicato all’aeroporto di Comiso.
“La situazione del nostro scalo, che da metà mese ha toccato uno dei punti più bassi della sua storia – dichiara il sindaco Peppe Cassì – è la priorità del territorio ibleo.
Per questo il secondo incontro dell’Osservatorio turistico ragusano che in pochi giorni abbiamo dedicato al tema, ha visto la presenza della presidente della Provincia, Maria Rita Schembari, che ringrazio per la disponibilità.
Un confronto schietto, dal quale sono emersi punti di vista differenti così come molteplici sono le cause della crisi: c’entra la politica con carenza di servizi e di idonei collegamenti, c’entra la SAC (che vanta numeri record per Catania, ma fallimentari su Comiso: fatto che alimenta sospetti e veleni), c’entrano, soprattutto, i soldi. È infatti acclarato come i piccoli aeroporti abbiano bisogno di interventi economici esterni per sostenersi. Trapani, ad esempio, che pure ha superato nel 2024 il milione di passeggeri (a fronte dei 260mila di Comiso), deve ripianare ogni anno debiti milionari, ma lì la quasi totalità delle quote societarie è in mano alla Regione che non lesina risorse, da ultimo 8 milioni (se non erro) erogati per portare in pareggio l’ultimo bilancio approvato.
Credo quindi che nessuno possa tirarsi indietro e dichiararsi esente da colpe, anche quelli che oggi si ergono a paladini”.
“Non sarà però guardando indietro o altrove – prosegue la presidente Maria Rita Schembari – né cavalcando la comprensibile indignazione che le cose miglioreranno. Per cercare facile consenso si rischia solo di alimentare un clima di sfiducia verso chi vuole partire o atterrare su Comiso (che non è certo chiuso e ha ancora voli e turisti) e verso le compagnie potenzialmente interessate a lavorare nel nostro scalo.
Perché la questione è tutta lì: trovare risorse economiche per attirare le compagnie, che vogliono essere pagate per ogni passeggero che portano. Piaccia o non piaccia, funziona così ovunque.
La novità innegabile rispetto al recente passato è che questi soldi, adesso, ci sono, e sono il frutto di un’azione politica coesa. La Regione ha stanziato alcune decine di milioni di euro per il potenziamento dello scalo e la realizzazione di infrastrutture, ed ha assegnato 9 milioni di euro (3 milioni per 3 anni) alla Camera di Commercio del Sud-Est per mettere a bando nuove rotte internazionali.
La Provincia ha stanziato ulteriori 3 milioni per le rotte nazionali. Non era successo nella storia recente.
Bisogna però essere onesti: questa azione passa da procedure complesse e con tempi incomprimibili. Solo dopo aver ottenuto i finanziamenti si possono avviare i bandi e solo dopo il completamento dell’iter delle gare possono partire i voli. Se qualcuno conosce strade diverse si faccia avanti.
Al bando della Regione hanno risposto 3 compagnie proponendo 5 nuove tratte estere. Le proposte sono in corso di valutazione e non sono ancora note le destinazioni. L’iter dovrebbe concludersi entro metà giugno. Il bando prevede punteggi premiali per chi avvia il servizio già in estate.
La manifestazione di interesse avviata dal Libero Consorzio durante il suo commissariamento si pone l’obiettivo di sostenere il traffico nazionale in attesa della cosiddetta “continuità territoriale”, che da novembre prevede 2 voli al giorno per Roma e 1 per Milano a prezzi calmierati e fissi per chi risiede in Sicilia. Due le compagnie che hanno risposto, mentre sono in corso trattative dirette con altre compagnie purché all’interno delle soglie previste dalla legge.
L’obiettivo è duplice: da una parte avviare una solida programmazione triennale, che permetta in primis agli operatori turistici ed economici di territorio di fare un’adeguata programmazione; dall’altra colmare con urgenza le lacune di uno scalo che svolge un servizio pubblico prezioso per lavoratori e studenti fuorisede o per chi si sposta per bisogno o malattia.
Le valutazioni, comprese quelle sulle proposte provenute nel corso dell’Osservatorio odierno, sono in corso all’interno di un’attività che ha massima priorità nell’agenza politica. Incontri a tutti i livelli si susseguono e venerdì 30 maggio terremo un Consiglio provinciale sul tema aperto a deputazione regionale, rappresentanti Sac e sindaci dei territori extraprovinciali interessati.
Comunicazioni ufficiali sull’esito dei bandi e delle trattative saranno fornite solo quando il risultato sarà certo, convinti che parlare al momento opportuno sia sinonimo di concretezza e non di indifferenza, evitando di disperdere attenzione e risorse”.
Giovanni Iacono