
(AGENPARL) – Wed 21 May 2025 Amianto, Cisint (Lega), al fianco delle associazioni degli esposti. Serve azione forte anche in Europa.
Milazzo, 21 mag – Al convegno nazionale dedicato al tema dell’amianto, organizzato dal Comitato Permanente Esposti Amianto e Ambiente, Cisint ha partecipato a una tavola rotonda accanto a tecnici, esperti e rappresentanti delle principali associazioni impegnate da anni nella lotta contro questo dramma sanitario e ambientale.
“Ho portato – dichiara Cisint – l’esperienza di Monfalcone, città che ha conosciuto una delle pagine più dolorose legate all’amianto: centinaia di lavoratori del cantiere navale e dei loro familiari hanno perso la vita a causa dell’esposizione e ora ancora oggi si ammalano, spesso indiretta, attraverso i cosiddetti “terlis”, le tute da lavoro intrise di fibre tossiche.”
Oggi Monfalcone e Regione Friuli Venezia Giulia rappresentano invece un modello positivo di buon governo del fenomeno: sono state realizzate mappature, bonificati tutti gli edifici pubblici, attivati contributi comunali e regionali per lo smaltimento nelle abitazioni private, intensificata l’attività sensibilizzazione, sostenuta la ricerca scientifica e rafforzata la parte assistenziale e sanitaria.
“Con la stessa tenacia – prosegue – sto portando avanti questa battaglia anche in Europa, dove ho depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere più finanziamenti e maggiore attenzione sulle bonifiche, in linea con gli obiettivi ambiziosi che l’Unione Europea si è recentemente posta”
Cisint ha inoltre sollecitato un maggior coinvolgimento delle associazioni nelle sedi istituzionali europee: “Chi più di loro – esposti, familiari delle vittime, tecnici – può essere interlocutore competente e autorevole sui territori per sensibilizzare e informare sui rischi per la salute e per l’ambiente.”
Dobbiamo lavorare per la piena attuazione in tutto il Paese della norma 257/92 che mette al bando in Italia l’amianto, lo troviamo ancora in scuole, ospedali, biblioteche, edifici pubblici e abitazioni private e su questo le associazioni e gli enti locali possono essere un presidio per la sensibilizzazione e il monitoraggio.”
Sul piano europeo, Cisint ha anche posto l’attenzione su una contraddizione evidente: “In un’economia globalizzata non possiamo ignorare il tema degli scambi commerciali con Paesi che ancora oggi non hanno inserito divieti e norme contro l’amianto. Serve un’azione politica più forte in Europa nei confronti delle nazioni che usano tale materiale, con strumenti normativi penalizzanti per questi Paesi (sono solo 62 gli Stati che al mondo hanno vietato l’utilizzo dell’amianto). In quei Paesi difatti è ancora oggi possibile che i nostri figli, spostandosi, possano entrare in contatto con le fibre d’amianto.
Un mpegno chiaro sul fronte nazionale: “Con il il Viceministro all’ambiente Vannia Gava stiamo lavorando per la riapertura del tavolo Interistuzionale amianto attraverso, e sto già da tempo portando avanti, insieme al vicepresidente del Senato Giammarco Centinaio, un emendamento per modificare radicalmente la destinazione del Fondo Amianto. È una battaglia di giustizia che continuerò a fare con tutti coloro che vorranno collaborare.”Ufficio Stampa – Lega per Salvini Premier