
Mosca e Washington confermano il dialogo. Obiettivo di Trump: cessate il fuoco e fine del conflitto. Zelensky presenta nuove proposte economiche e di difesa.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avviato una nuova iniziativa diplomatica per fermare il conflitto in Ucraina, annunciando nella serata di domenica due telefonate cruciali con i leader di Russia e Ucraina. Il Cremlino ha confermato questa mattina la chiamata tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin, fissata per le ore 17:00 di Mosca (10:00 EST), mentre una seconda conversazione con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avverrà nel pomeriggio.
La giornata, descritta da Trump come “decisiva” per i destini della guerra, mira a ottenere un cessate il fuoco e a mettere fine a quello che lo stesso presidente ha definito “un bagno di sangue” che continua a causare oltre 5.000 morti tra soldati russi e ucraini ogni settimana.
“Voglio una giornata produttiva, dobbiamo fermare le morti inutili. Credo che un accordo sia possibile e che sia arrivato il momento di un vero dialogo”, ha dichiarato Trump domenica sera.
Il Cremlino ha confermato la telefonata con Trump tramite il portavoce Dmitrij Peskov, che ha sottolineato l’importanza del dialogo alla luce dei colloqui in presenza tenutisi la scorsa settimana a Istanbul tra rappresentanti di Mosca e Kiev — i primi in oltre tre anni. Tali negoziati, pur attesi con grandi speranze, si sono conclusi senza progressi concreti, a eccezione di un accordo preliminare sullo scambio di prigionieri.
“Attendiamo con interesse questo colloquio con il presidente Trump. Abbiamo già chiarito le nostre posizioni durante i colloqui a Istanbul, ora vedremo cosa emergerà da questa conversazione”, ha detto Peskov alla stampa russa.
Anche il segretario di Stato americano Marco Rubio ha avuto contatti diretti con l’omologo russo Sergei Lavrov sabato scorso, mentre nella mattinata di lunedì il premier britannico Sir Keir Starmer ha discusso telefonicamente con Trump, chiedendo un “cessate il fuoco immediato e incondizionato” e avvertendo che nuove sanzioni potrebbero essere attivate se Mosca non mostrasse maggiore apertura verso la pace.
Trump stesso ha fatto riferimento a sanzioni economiche mirate al settore petrolifero russo, definendole “devastanti” per un’economia già in difficoltà.
In vista della chiamata con Trump, il presidente ucraino Zelensky ha fatto sapere, tramite il proprio ufficio, di aver inviato una lettera al leader statunitense contenente “nuove proposte di cooperazione nei settori della difesa, dell’industria e del commercio”.
I colloqui telefonici seguono un fallito tentativo di negoziazione tra Kiev e Mosca, dove entrambe le parti si sono accusate reciprocamente di posizioni “irrealistiche”. Secondo fonti ucraine, Mosca avrebbe chiesto la cessione formale di intere regioni annesse alla Russia — una proposta definita “inaccettabile” da Kiev.
Trump ha però lasciato intendere che intende prendere un ruolo più attivo nei prossimi mesi, affermando di essere “stanco di dover mandare altre persone a incontrarsi” e auspicando un vertice diretto con Putin.
Quella di oggi potrebbe rivelarsi una delle giornate diplomatiche più importanti della presidenza Trump, con il potenziale di avviare una nuova fase nei tentativi di porre fine al più grave conflitto europeo dalla Seconda Guerra Mondiale.