
(AGENPARL) – Thu 15 May 2025 APPROVATA IN GIUNTA LA STRATEGIA DI RIGENERAZIONE URBANA DA CANDIDARE ALLA MISURA REGIONALE STRATEGIE URBANEIACOVONE: “AMBIENTE, CULTURA E VERDE GLI ASSI DEL NUOVO SVILUPPO DEL MUNICIPIO IV”La giunta comunale, su proposta dell’assessora alla Rigenerazione urbana e sociale Giovanna Iacovone, ha approvato ieri il progetto di candidatura che sottintende la proposta di strategia urbana territoriale, denominata “Nessuna periferia”, alla misura regionale procedura negoziale regionale a valere sull’Azione 9.1 “Strategie Urbane”.
La proposta del Comune di Bari si articola su una porzione urbana inclusa nel Municipio IV – Carbonara, Ceglie, Loseto, Santa Rita – caratterizzata da situazioni di disagio sociale, dovuti anche alla distanza fisica, sociale e simbolica dai luoghi di origine degli abitanti e dalla città consolidata, nel quartiere Santa Rita, che, infatti, presenta condizioni di scarsa accessibilità, assenza di comfort degli spazi aperti, presenza di grandi isole esclusivamente residenziali con il conseguente annullamento del rapporto tra edifici e strade.
La scelta dell’amministrazione di intervenire su quest’area è anche il risultato dei percorsi partecipativi già attivati nella zona e di ciò che è in fase di elaborazione con gli Stati generali della Rigenerazione urbana, da cui sono emersi diversi ordini di motivazioni: le ex frazioni di Carbonara, Ceglie e Loseto hanno una propria specifica identità ancora profondamente custodita dai residenti e costituiscono centri urbani che difficilmente si identificano con la città di Bari, intesa nella sua interezza; l’area urbana prescelta “Santa Rita – Carbonara – Ceglie” comprende i due nuclei urbani storici di Carbonara e Ceglie, la corona insediativa più recente, consolidata o in via di consolidamento, posta in contiguità con i centri storici e i contesti urbani marginali di Santa Rita (ad ovest) e di Ceglie (via Gorizia ad est), entrambi caratterizzati dalla presenza di edilizia residenziale pubblica e da fenomeni diffusi di marginalità e di disagio sociale.
“Quella che si va definendo è una strategia di rigenerazione diffusa e integrata che parte innanzitutto dalle esigenze dei cittadini che abitano nei quartieri del Municipio IV, passa attraverso i programmi già avviati dall’amministrazione comunale e si rinnova in questa nuova fase con l’obiettivo di creare un unico percorso ecosistemico che si basa sulla natura, sulla storia e sull’identità dei luoghi – commenta l’assessora Iacovone -. Rigenerare per noi significa aderire alla necessaria transizione ecologica, attraverso opere di mitigazione del cambiamento climatico, incremento della biodiversità e nessun consumo di nuovo suolo. Ma la rigenerazione passa anche dagli aspetti culturali e sociali, che in questo territorio si identificano con il rafforzamento del legame tra città e campagna, con la connessione tra aree archeologiche (ipogei e complessi monastici) e con i centri storici di Ceglie e Carbonara, con l’inclusione di giovani e soggetti a rischio in processi formativi e partecipativi con l’obiettivo di attivare microeconomie e pratiche di cura condivisa degli spazi. L’obiettivo dell’amministrazione comunale, cui stiamo lavorando in maniera congiunta, è rendere Bari, tutta, una città a misura di cittadini negli spazi, nei tempi, nelle nuove esigenze, fornendo risposte concrete alle sfide globali del nostro tempo. Per questo anche il progetto di strategia territoriale “Nessuna periferia”, che riguarda specificamente il Municipio IV, è stato condiviso con tutti e in particolare con i colleghi direttamente coinvolti nella strategia complessiva di rigenerazione urbana e sociale, Scaramuzzi, Perlino, Vaccarella e Romano, le cui deleghe si intersecano con le progettualità in corso”.
La strategia urbana territoriale che s’intende candidare sarà completamente definita ad esito del processo partecipativo con l’obiettivo di raccogliere e condividere le esigenze del territorio con gli attori locali portatori di interesse.
La proposta s’inserisce in una più ampia strategia integrata volta alla riqualificazione del paesaggio e alla rigenerazione della città contemporanea che il Comune di Bari sta ponendo in essere su tutto il territorio e che prevede, oltre alla ricucitura del rapporto tra la città e il mare attraverso la rigenerazione del waterfront cittadino, anche la riqualificazione delle lame in quanto corridoi naturali di connessione ecologica delle aree interne del territorio comunale con il mare, integrando e completando una serie di progettualità e processi già avviati dall’amministrazione comunale negli ultimi anni e ne eredita gli approcci multi-settoriali e partecipativi.
Gli interventi che s’intendono candidare nell’ambito della strategia interessano la parte meridionale di Ceglie del Campo, in prossimità del ciglio orientale della lama Picone, negli spazi aperti del compendio ex RAI, perseguendo non solo l’obiettivo di creare nuove aree verdi multifunzionali ma anche di connettere in un unicum queste aree al centro storico di Ceglie, al paesaggio rurale, agli insediamenti rupestri e ipogei presenti lungo lama Picone e lama La Fitta e alle strade con valenza paesaggistica (via Trisorio Liuzzi), attraverso l’implementazione di piste ciclopedonali, “zone 30” e “zone 20”.
Il compendio ex RAI – delimitato da via Lamie, strada comunale Bari-Adelfia e corso Umberto I – risulta attualmente in stato di abbandono: i terreni sono incolti e i fabbricati versano in pessimo stato di manutenzione e conservazione. Il compendio ha una superficie complessiva catastale di circa 118.935,00 mq e comprende molteplici costruzioni a piano terra o a un piano originariamente adibite ad uffici. La parte che il Comune di Bari intende acquisire dalla RAI (giusta deliberazione di giunta comunale n.754 del 29 settembre 2023), è articolato in tre aree limitrofe: l’area A (localizzata a ovest e posta in adiacenza con la lama Baronale, affluente della lama Picone), l’area C (posta a ovest oltre via Vittorio Veneto) e l’area B che costituisce elemento di connessione tra l’area A e quella C. Ciascuna di queste aree è stata ulteriormente distinta in lotti (per complessivi sette lotti) ai fini della valutazione estimativa svolta dall’Agenzia del Demanio.
Qui la proposta progettuale prevede, in parte in variante rispetto alle previsioni del PRG, la trasformazione dell’intero compendio (a eccezione dell’area A2) in un polo per l’educazione alimentare che abbia nella sua componente esperienziale a diretto contatto con la natura uno dei caratteri identificativi costituendo una “centralità verde” tra i tre quartieri (Carbonara, Ceglie e Loseto). La proposta progettuale si riferisce alle sole aree esterne del compendio che costituiranno un vero e proprio polmone verde di connessione fisica ed ecologica tra le due lame (lama Picone a ovest e lama La Fitta a est) e con il tracciato storico della strada Modugno-Ceglie-Triggiano. Più nel dettaglio, nell’area esterna occidentale (lotto A3) saranno realizzate serre e orti didattici e urbani finalizzati al completamento dell’esperienza legata alla coltivazione e al consumo consapevole degli alimenti e alla corretta gestione dei rifiuti nell’ambito del polo per l’educazione alimentare.
Per quanto riguarda l’area orientale (lotti C1, C2 e C3 aventi superficie complessiva di mq 43.759), a est di via vittorio Veneto, sarà destinata al benessere e allo sport attraverso la realizzazione di un centro sportivo che accoglierà attività da svolgere all’aperto, dove sono previsti percorsi ginnici e playground. Quindi il compendio ex RAI sarà trasformato in un luogo destinato ai cittadini per promuovere l’educazione alimentare, il benessere e la salute: la “connessione” verde tra le due lame si concretizza nella trasformazione dello spazio esterno del compendio della ex RAI in un parco multifunzionale lineare attrezzato da vivere costantemente nell’arco dell’intera giornata e, come tale, trasformato in patrimonio della collettività.
Gli interventi previsti, distinti per lotti, riguarderanno esclusivamente le aree all’aperto e saranno i seguenti:
opere di forestazione urbana e di greening con essenze autoctone e diversificate per favorire la biodiversità (lotti A3, C1, C2 e C3); in particolare, nel lotto A3 si prevede che le aree siano destinate all’agricoltura sociale urbana e con orti didattici e serre
realizzazione di percorsi ginnici e playground “di nuova generazione” con sistemi di ombreggiamento (lotti C1, C2 e C3)
realizzazione di pista ciclopedonale di connessione fra il lotto A3 e la S.P. 70 Ceglie del Campo – Adelfia e il lotto C2 e di percorsi all’interno dei singoli lotti
rimozione delle pavimentazioni esistenti non più funzionali e aumento della permeabilità delle superfici.
La “connessione” verde tra le due lame consentirà, quindi, di ricostituire il legame con la storica Piantata di Ceglie e il paesaggio agrario circostante e a riconnettere le tre aree archeologiche di Ceglie (l’ipogeo di Buterrito, che sarà interessato da un intervento progettuale, l’ipogeo e complesso monastico Sant’Angelo di Ceglie del Campo e l’ipogeo Lama Fitta).
Si prevede, altresì, che l’armatura infrastrutturale – costituita da sistemi di accessibilità facilitata delle aree verdi attraverso la previsione di piste ciclabili (lotto B) e di percorsi integrati a percorrenza lenta (zone 20 e 30) – costituisca un vero e proprio “anello” di connessione tra l’area ex RAI con varie centralità aventi valenza storico-archeologica e paesaggistica del territorio circostante – quali ad esempio via Trisorio Liuzzi (strada a valenza paesaggistica), lama Picone a ovest, il centro storico di Ceglie a nord, l’area archeologica di Buterrito a sud, l’ipogeo La Fitta a nord est e il complesso monastico Sant’Angelo di Ceglie del Campo a nord, completando e integrando il sistema di mobilità dolce già previsto e in parte realizzato con la precedente programmazione.