
(AGENPARL) – Wed 14 May 2025 L’Aquila, 14 maggio 2025. In riferimento all’articolo pubblicato sugli organi di stampa sulla proposta avanzata dalla coalizione riformista di destinare una parte degli appartamenti della sostituzione equivalente ai cosiddetti “nomadi digitali”, le associazioni Confabitare L’Aquila e FIAIP, rappresentate rispettivamente dai presidenti provinciali Paola Trivellini e Franco Lepidi, ritengono doveroso intervenire nuovamente sull’argomento per ribadire quanto già espresso in precedenti comunicati: la necessità di affrontare in modo strutturato, responsabile e condiviso la gestione del patrimonio abitativo pubblico della città e sull’impatto che una gestione non ponderata di tali beni potrebbe avere sull’equilibrio del mercato immobiliare locale.
Se è vero che una decisione definitiva sul futuro di questi alloggi è auspicabile e condivisibile e che ogni indotto non possa far altro che il bene della città in rinascita, la proposta avanzata dalla coalizione riformista di destinare una parte di questi alloggi a “lavoratori digitali”, cioè a chi gira il mondo lavorando a distanza per i propri clienti o per il proprio datore di lavoro, senza essere legato a sedi fisiche, persone per lo più provenienti dall’estero. In un contesto in cui la domanda di alloggi a L’Aquila ha raggiunto livelli storicamente elevati – come documentato da FIAIP attraverso il lavoro quotidiano degli agenti immobiliari professionisti – questa prospettiva risulta difficilmente comprensibile.
La coalizione riformista dovrebbe essere pienamente consapevole della reale emergenza abitativa che la città sta vivendo: non si tratta di mancanza di domanda, ma della crescente difficoltà di famiglie, studenti, lavoratori e dipendenti a reperire un alloggio in locazione.
Confabitare conferma, anche da parte dei proprietari, che è già esistente una crescente volontà di aderire agli strumenti del canone concordato, contribuendo a mantenere prezzi calmierati e accessibili, in linea con gli accordi territoriali sottoscritti proprio grazie alla collaborazione con le istituzioni.
Inoltre, come già riferito anche dalla stessa amministrazione comunale, L’Aquila vedrà presto un ulteriore incremento della domanda abitativa, legato all’arrivo di nuovi studenti universitari con borse di studio, alla futura apertura della scuola nazionale dei Vigili del Fuoco, nonché alla cosiddetta “capitale dello spazio” grazie al GSSI, con molti ricercatori provenienti da tutto il mondo alla ricerca di alloggi in città. In tale scenario, la necessità non è tanto quella di attrarre nuovi flussi residenziali temporanei, quanto piuttosto di rispondere con urgenza a quelli già presenti e concreti.
In questo contesto ingarbugliato si inserisce – notizia odierna – anche la recente firma di una lettera di intenti tra il Comune dell’Aquila e Invimit SGR S.p.A., finalizzata alla valutazione dell’istituzione di un fondo di investimento per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, incluso il Progetto Case. L’iniziativa, presentata come un’opportunità per ridare valore e funzione a beni sottoutilizzati, contempla la possibilità di destinare tali immobili a residenzialità a canone calmierato, alloggi per studenti universitari e, più in generale, forme di housing accessibile.
Confabitare e FIAIP accolgono positivamente ogni proposta di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico che vada nella direzione dell’interesse generale e nella buona gestione delle proprietà. In linea con i rispettivi vertici nazionali, ritengono pertanto urgente e imprescindibile l’avvio di un tavolo tecnico che coinvolga tutte le istituzioni, i professionisti del settore e le associazioni di categoria, per definire un piano strategico e condiviso che sappia conciliare inclusione sociale, equità e tutela del patrimonio immobiliare, soprattutto dei piccoli proprietari.
Le nostre organizzazioni non si limitano a esprimere dissenso, ma – come da sempre dimostrano – avanzano proposte concrete e praticabili:
* la creazione di un albo di intermediari convenzionati per garantire una gestione trasparente, professionale e qualificata degli alloggi pubblici;
* la stipula di accordi con agenzie e associazioni di categoria per l’affidamento del patrimonio comunale, evitando che il Comune assuma direttamente un ruolo operativo che potrebbe configurare distorsioni della concorrenza (ai sensi del D.Lgs. 175/2016);
* la promozione attiva del canone concordato, già vigente e ampiamente sostenuto dai piccoli proprietari, come strumento equilibrato tra accessibilità e sostenibilità economica.
Queste soluzioni, oltre a essere compatibili con la normativa vigente, permetterebbero di valorizzare le competenze già esistenti sul territorio, costruendo sinergie virtuose tra pubblico e privato e riportando il dibattito su un piano tecnico, concreto e lontano dalle polemiche ideologiche.
Il bene della città che ci ritroviamo – inimmaginabile per altre realtà – non può essere terreno di sperimentazioni sbilanciate o slogan. Occorre capacità di ascolto, analisi e dialogo con chi conosce quotidianamente le dinamiche reali del mercato.
Paola Trivellini – Presidente Confabitare L’Aquila e provincia
Franco Lepidi – Presidente FIAP L’Aquila-Teramo
Confabitare L’Aquila
Via M. Leli -4 L’Aquila
http://www.confabitarelaquila.it
LinkedIn – Confabitare L’Aquila