
Si è tenuto oggi, presso il Porto di Trieste, l’evento conclusivo del Programma Adriacustoms, volto a favorire la cooperazione doganale tra i paesi del Mar Adriatico.
Il programma, co-finanziato da OLAF (European Anti-Fraud Office), coordinato dall’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in collaborazione con la Guardia di Finanza, è stato incentrato su scambi di visite, esperienze, informazioni e approfondimenti tecnici tra funzionari doganali specializzatidi Italia, Slovenia, Albania, Croazia e Montenegro e sull’adozione di una Roadmap conclusiva che contiene i principi ispiratori delle future attività doganali.
Il Direttore dell’Ufficio Relazioni Internazionali Adm, Andrea Mazzella, ha sottolineato l’importanza del porto di Trieste e della Regione Adriatica come hub di sbocco principale del futuro IMEC, the India-Middle East-Europe Economic Corridor, sul quale Italia, Stati Uniti, Arabia Saudita e altri paesi del Medio Oriente puntano per rafforzare i traffici commerciali:
“Trieste, e il network portuale sviluppato con i partners di Adriacustoms Slovenia, Croazia, Montenegro ed Albania, è il punto di approdo naturale per il traffico commerciale tra l’Europa centro orientale, l’Africa e l’Asia. Lo è per la sua storia, la sua posizione geografica, per le infrastrutture di cui dispone. ADM e le altre amministrazioni doganali dell’Adriatico, grazie alla loro stretta collaborazione, possono contribuire ad attrarre il traffico commerciale verso questa Regione, con sistemi digitali integrati che si avvalgono delle più moderne tecnologie, mantenendo sempre alta l’asticella dei controlli contro le frodi e i traffici illeciti, a vantaggio della sicurezza e della salute collettiva”.