
Intervista a Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL – Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mieloma
Le CAR-T rappresentano la grande innovazione che sta cambiando gli scenari terapeutici nella lotta contro i tumori del sangue: perché è importante l’informazione su questo tema e come si pone AIL in questo scenario?
L’arrivo delle CAR-T in Italia è stato atteso per lungo tempo e quando finalmente queste terapie si sono rese disponibili hanno generato molte aspettative e domande tra i medici e i pazienti affetti da tumori del sangue. AIL ritiene fondamentale far conoscere ai pazienti e ai loro familiari le opportunità che offre questa rivoluzionaria terapia cellulare, la prima terapia genica contro il cancro; ma ancora più importante è spiegare che al momento le CAR-T non sono ancora disponibili per tutti i malati onco-ematologici. Una caratteristica delle terapie geniche CAR-T, infatti, è la estrema personalizzazione, in quanto vengono prodotte a partire dalle cellule (linfociti T) del paziente a cui, dopo essere state modificate con l’ingegneria genetica, vengono reinfuse. In questi ultimi anni è aumentato il numero di CAR-T autorizzate; tuttavia, esse sono disponibili solo per alcuni tipi di tumori ematologici come la leucemia linfoblastica acuta, certi linfomi e il mieloma multiplo e solo per quei pazienti che rispondono a precisi requisiti clinici. Le CAR-T sono terapie estremamente potenti ed efficaci e per questo possono dare luogo a effetti collaterali anche severi, che devono essere prontamente gestiti da team multidisciplinari altamente specializzati all’interno dei Centri autorizzati alla somministrazione delle CAR-T. Detto questo, le CAR-T rappresentano più che una speranza concreta per quei pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali e il loro impiego sta ottenendo successi insperati fino a pochi anni fa in pazienti che non avevano più alcuna possibilità terapeutica, dopo aver tentato tutte le opzioni di cura disponibili. Rimangono ancora molte sfide da affrontare per la ricerca e per i clinici, e alcuni interrogativi importanti a cui dare risposte. In questo scenario entusiasmante e in continua e veloce evoluzione, AIL è decisa a restare al fianco dei pazienti e delle famiglie e vuole continuare a promuovere una informazione il più possibile esaustiva e corretta che sia in grado di aiutare i pazienti e gli stessi medici verso le scelte terapeutiche più sicure ed efficaci.
AIL supporta i pazienti ematologici e le loro famiglie. Come può l’Associazione favorire la migliore assistenza possibile e l’accesso dei pazienti a terapie innovative come le CAR-T?
AIL da oltre mezzo secolo è accanto ai pazienti e alle loro famiglie, la voce dell’Associazione è ascoltata perché autorevole e veritiera. AIL sostiene la ricerca scientifica da sempre per offrire ai malati le migliori cure possibili. Solidarietà e accoglienza sono i cardini della nostra Associazione, 17.000 volontari lavorano ogni giorno per assicurare sostegno ai pazienti e ai loro cari, all’interno delle Case alloggio AIL, attraverso le cure domiciliari, il sostegno psicologico, e tutti i servizi che l’Associazione offre gratuitamente a pazienti e caregiver. Possiamo contribuire a migliorare la qualità di vita dei pazienti durante e dopo il trattamento con CAR-T, grazie all’accoglienza nelle Case alloggio AIL che offrono questo servizio, e grazie ai nostri volontari che instancabili sono sempre al servizio dei pazienti e delle loro famiglie. Rinnoviamo con sempre maggiore vigore il nostro impegno nell’assistenza, nel supporto psicologico e nel dialogo costante con pazienti, volontari, Centri Ematologici italiani, il territorio e le Istituzioni.