
(AGENPARL) – Sat 10 May 2025 *REFERENDUM, FRIJIA (FDI): LANDINI NON È CREDIBILE, IERI DIFENDEVA JOBS
ACT, ORA VUOLE ABOLIRLO*
“Se non fosse una cosa seria, ci sarebbe da ridere. Maurizio Landini, che
oggi gira l’Italia distribuendo volantini e invocando il “cambiamento”, è
lo stesso che ieri avvallava il sistema che oggi finge di combattere. Un
sindacalista che prima difende il Jobs Act, e ora promuove un referendum
per cancellarlo, semplicemente non è credibile”.
È quanto dichiara l’Onorevole Frijia Deputato di Fratelli d’Italia,
commentando la visita di Landini alla Spezia, dove il leader della Cgil ha
incontrato i lavoratori di Fincantieri e Leonardo e fatto volantinaggio a
sostegno del referendum promosso dal sindacato per l’8 e 9 giugno.
“Landini fa appelli sulla dignità, sulla sicurezza e contro la precarietà.
Tutti temi che nessuno mette in discussione, ma che stridono con le sue
scelte del passato – prosegue Frijia –. Dov’era Landini quando si firmavano
contratti collettivi a 5 euro l’ora? Quando i lavoratori venivano lasciati
senza tutele in appalti e subappalti che lui oggi scopre essere un problema?
Pensa davvero che i lavoratori spezzini e italiani abbiano la memoria così
corta? O che non sappiano distinguere tra una battaglia sindacale vera e
una campagna politica mascherata? Perché è chiaro a tutti: Landini sta
facendo propaganda per la sinistra, contro un Governo che ha ottenuto
risultati concreti sul lavoro. Basti pensare al rafforzamento
dell’occupazione stabile, alla lotta al lavoro nero e ai contratti pirata,
alle misure per tutelare la maternità e la conciliazione famiglia-lavoro,
al taglio del cuneo fiscale, che ha aumentato le buste paga dei lavoratori,
al potenziamento degli ITS e della formazione per i giovani, fino
all’attenzione concreta alla sicurezza sul lavoro, non a parole ma con atti
normativi e fondi stanziati. Questo è il lavoro serio del Governo Meloni
che non fa passerelle, ma risultati. Chi invece come Landini racconta
bugie, getta discredito sugli altri, e quando viene smentito si appunta la
medaglia della democrazia, dovrebbe farsi un bel esame di coscienza. I
lavoratori non sono burattini nelle mani di chi vuole usarli per fini
elettorali. Oggi chiede di votare contro una legge che lui stesso ha
accettato e sostenuto meno di dieci anni fa. I fatti parlano chiaro: è solo
l’ennesimo tentativo di manipolazione, e gli italiani, questa volta, non ci
cascheranno”, conclude.
Roma, 10 maggio 2025