
(AGENPARL) – Roma, 08 maggio 2025 – Si è tenuta ieri a Roma presso la sede di Cassa Depositi e Prestiti la tavola rotonda “AssoCISO Leadership Summit 2025 – La voce dei CISO per il futuro della sicurezza” promosso dall’Associazione Nazionale Chief Information Security Officer, un incontro per discutere del ruolo sempre più strategico dei CISO per la resilienza digitale del Paese. La giornata si è aperta con l’intervento di benvenuto dell’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, il quale ha evidenziato come “la cybersecurity riguardi la stabilità dei servizi pubblici, la competitività delle imprese e la tutela dei cittadini. Viviamo in un ecosistema nazionale sempre più interconnesso e nessuna organizzazione, per quanto strutturata, può conoscere da sola tutte le minacce emergenti: l’unica strada possibile è la cooperazione. In questo contesto, le associazioni di settore, come AssoCISO, rappresentano un punto di forza strategico. In CDP abbiamo particolarmente a cuore il tema della sicurezza, su questo aspetto abbiamo investito con opportuno anticipo, sperimentando come la vera resilienza nasca da un approccio collaborativo: solo unendo forze, esperienze e risorse possiamo difendere in modo efficace il nostro sistema economico e sociale”. Il Prefetto Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), ha sottolineato, nel suo discorso, come la resilienza sistemica sia l’obiettivo dell’ACN. “Dobbiamo rafforzare la sicurezza cibernetica integrando tutte le parti del sistema nazionale. La cybersicurezza non riguarda solo il contrasto al crimine, ma richiede una cooperazione leale tra le istituzioni, le amministrazioni e le imprese. Solo lavorando insieme possiamo affrontare un rischio sempre più complesso e interconnesso. Vengo da un mestiere, quello di Prefetto, in cui il mantra era sicurezza integrata e, oggi come allora, dobbiamo fare in modo che lo sforzo della sicurezza risponda a una politica poliedrica, anche quello che stiamo facendo con la NIS2, è una sfida che ci spinge verso un esercizio democratico di sussidiarietà e cooperazione”, ha rimarcato Frattasi. Ad aprire i lavori della tavola rotonda l’intervento di Nicola Vanin, Responsabile Corporate Security di CDP, che ha richiamato nuovamente l’attenzione su quanto la sicurezza informatica costituisca una responsabilità collettiva. Per questo, ha sottolineato Vanin, “è necessario che i vertici delle realtà private e pubbliche siano messi nelle condizioni di comprendere il rischio cyber, la sicurezza non è più un argomento esclusivamente tecnico, ma diventa un elemento di leadership e di visione strategica”. Moderati dalla giornalista Rai Barbara Carfagna, i lavori sono proseguiti con l’intervento di Yuri Rassega, Presidente di AssoCISO, il quale ha puntualizzato come “la figura del CISO oggi richieda una maturità nuova, non basta più la sola competenza tecnica, che comunque rimane imprescindibile, ma serve anche la capacità di comprendere i processi aziendali e saper dialogare con tutti gli attori, dalle funzioni interne alle istituzioni. Occorre fare sistema perché solo insieme possiamo affrontare rischi sempre più complessi. La normativa cresce rapidamente e sta portando la cybersecurity a confrontarsi su tavoli sempre più ampi e strategici, in quest’ottica.
AssoCISO ha il compito di far crescere le competenze, rendendo sempre più riconoscibile il ruolo del CISO e di costruire un dialogo con le istituzioni al fine di garantire la resilienza del Paese”. Due i panel successivi al centro del dibattito: il primo, dedicato al tema Leadership e della gestione del cambiamento nella cybersecurity con la partecipazione di Ivana Nicla Diomede, Consigliere di AssoCISO e Direttore del Dipartimento di Cybersecurity e Privacy di Roma Capitale, e Romano Stasi, Segretario Generale ABI Lab, che si è focalizzato sull’evoluzione del ruolo del CISO e sulle necessità di guidare il cambiamento in contesti complessi; il secondo panel ha affrontato il tema Comunicazione e advocacy del CISO: come rappresentare la sicurezza all’interno del board aziendale, con interventi di Simonetta Sabatino, Head of Cybersecurity (CISO) di Saras, Igor Kranjec, Segretario Generale di AssoCISO, e Matteo Lucchetti, Director di CYBER 4.0 – National Cyber Security Competence Center, che hanno evidenziato l’importanza di un dialogo necessario e chiaro con il top management per valorizzare la sicurezza come asset strategico. In particolare, Igor Kranjec, Segretario Generale di ASSOCISO, nel suo intervento ha puntualizzato che “la sicurezza informatica parla spesso una lingua diversa da quella del management, il quale ragiona per numeri, leggi e obiettivi. Ciononostante, chi si occupa di cyber si impegna a rendere comprensibile il valore del proprio lavoro. Comincia ad arrivare a tutti i livelli, pubblici e non, la percezione di quanto la cybersecurity sia strategica per far funzionare bene le cose. Proteggere l’azienda significa anche tutelare una parte del Paese, ed è per questo che diventa fondamentale costruire alleanze tra imprese, associazioni e istituzioni. La collaborazione di associazioni come la nostra mette a fattore comune questo intento, supportando chi sta cercando di guidare il Paese in questo cambiamento con chi queste cose le mette in campo”. Infine, nell’intervento di chiusura dei lavori, affidato a Nicola Vanin, è stata ribadita la necessità di collaborazione tra tutti gli attori intervenuti e gli altri stakeholder per rafforzare la postura di sicurezza del Paese.