
Berlino-Washington – La recente decisione del governo tedesco di classificare il partito populista Alternative für Deutschland (AfD) come un’organizzazione “di estrema destra” ha scatenato una bufera internazionale. Tra i più critici, i principali esponenti dell’amministrazione Trump, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il vicepresidente J.D. Vance, che hanno accusato Berlino di “tirannia sotto mentite spoglie” e di voler silenziare l’opposizione politica con metodi da stato di polizia.
La mossa arriva dopo che l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV), agenzia di intelligence interna sotto la supervisione del Ministero dell’Interno, ha ufficialmente designato l’AfD come gruppo estremista. Secondo il BfV, la posizione del partito in merito all’immigrazione, in particolare da paesi musulmani, sarebbe “incompatibile con l’ordinamento democratico” della Germania. Tale classificazione consentirà ora una sorveglianza rafforzata sul partito, incluse intercettazioni e uso di informatori.
La reazione americana non si è fatta attendere. “L’AfD è il partito più popolare in Germania, soprattutto nell’Est. Ora i burocrati vogliono distruggerlo,” ha scritto su X il vicepresidente J.D. Vance. “Il Muro di Berlino è stato abbattuto dall’Occidente. Oggi viene ricostruito, non dai sovietici, ma dall’establishment tedesco.”
Anche Marco Rubio ha condannato duramente la decisione tedesca: “La Germania ha appena autorizzato lo spionaggio dell’opposizione. Non è democrazia, è tirannia mascherata. L’estremismo non è l’AfD, ma le politiche migratorie fallimentari dell’establishment”.
Il Ministero degli Esteri tedesco ha difeso la scelta, definendola “democrazia in azione”, spiegando che il BfV ha condotto “un’indagine indipendente e approfondita per proteggere la Costituzione”. Nancy Faeser, ministra degli Interni uscente, ha negato qualsiasi interferenza politica nel processo decisionale.
Ma l’AfD respinge con forza questa narrativa. Alice Weidel, co-leader del partito, ha dichiarato: “Il BfV lavora per un governo responsabile dell’immigrazione illegale, dell’impennata della criminalità e del caro vita. Poiché l’AfD è ora il partito più forte nei sondaggi, vogliono soffocare l’opposizione e la libertà di parola”.
Il partito non rischia ancora un divieto formale, che richiederebbe l’intervento della Corte Costituzionale o del Parlamento tedesco. Tuttavia, la nuova classificazione potrebbe aprire la strada a una simile iniziativa, con implicazioni potenzialmente esplosive sul piano politico interno.
La vicenda si inserisce in un contesto europeo sempre più acceso, in cui altri esponenti populisti stanno subendo restrizioni. Tra questi, la recente esclusione del favorito Călin Georgescu dalle elezioni rumene e la squalifica di Marine Le Pen in Francia.
Con l’AfD in crescita nei sondaggi e le tensioni politiche alle stelle, la decisione di Berlino rischia di diventare un caso internazionale destinato a segnare un punto di svolta nel dibattito europeo su democrazia, sicurezza e libertà politica.
Sondaggio Elettorale – Germania (Aprile 2025)
Partito | Percentuale di Consenso |
---|---|
Unione (CDU/CSU) | 29% |
Alternative für Deutschland (AfD) | 26% |
Partito Socialdemocratico (SPD) | 16% |
Verdi (Grüne) | 13% |
Partito Liberale Democratico (FDP) | 5% |
Linke | 4% |
Altri | 7% |
Fonte: Wikipedia
Risultati Elettorali – Elezioni Federali (23 Febbraio 2025)
Partito | Percentuale di Voti | Seggi Ottenuti |
---|---|---|
Unione (CDU/CSU) | 30.7% | 190 |
Alternative für Deutschland (AfD) | 20.8% | 152 |
Partito Socialdemocratico (SPD) | 17.6% | 112 |
Verdi (Grüne) | 12.7% | 83 |
Linke | 7.9% | 52 |
Altri | 10.3% | 61 |
Fonte: Wikipedia
Distribuzione Geografica del Sostegno all’AfD
Regione | Percentuale di Consenso per AfD |
---|---|
Germania Orientale | 35% |
Germania Occidentale | 21% |
Fonte: Wikipedia
Questi dati evidenziano una crescita significativa del supporto all’AfD, in particolare nelle regioni orientali della Germania. La recente classificazione del partito come “organizzazione di estrema destra” da parte dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV) ha suscitato dibattiti sia a livello nazionale che internazionale, con critiche da parte di esponenti politici statunitensi come Marco Rubio e J.D. Vance. Il governo tedesco ha difeso la decisione, sottolineando l’importanza di proteggere l’ordine democratico del paese.