
Nonostante il calo del 28% degli utili, il colosso energetico mantiene alta la fiducia degli investitori con risultati superiori alle stime e un nuovo programma di buyback.
Il gigante energetico Shell ha annunciato venerdì risultati migliori del previsto per il primo trimestre del 2025, registrando un utile netto di 5,58 miliardi di dollari, in calo del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma comunque superiore alle previsioni di mercato, che stimavano profitti intorno ai 4,96 miliardi.
A rafforzare la fiducia degli investitori, Shell ha anche comunicato l’avvio di un nuovo programma di riacquisto di azioni per un valore di 3,5 miliardi di dollari nei prossimi tre mesi, nonostante il calo dei prezzi del greggio.
“Le nostre ottime performance e il nostro solido bilancio ci danno la sicurezza di avviare altri 3,5 miliardi di dollari di riacquisti azionari, in linea con la direzione strategica delineata durante il Capital Markets Day di marzo”, ha dichiarato il CEO Wael Sawan.
Il trimestre segna così il 14° consecutivo in cui Shell effettua almeno 3 miliardi di dollari in riacquisti, confermando il suo impegno verso la remunerazione degli azionisti.
L’utile trimestrale è stato sostenuto da minori ammortamenti e costi operativi più bassi. Parallelamente, Shell ha consolidato la sua leadership nel settore del gas naturale liquefatto (GNL) con il completamento dell’acquisizione di Pavilion Energy, mentre ha snellito il proprio portafoglio con la cessione di asset nell’onshore nigeriano e nel Singapore Energy and Chemicals Park.
“Shell ha registrato un’altra solida serie di risultati”, ha aggiunto Sawan, sottolineando la resilienza del gruppo in un contesto energetico globale complesso e in continua evoluzione.
La società continua dunque a puntare su una strategia che combina crescita selettiva, efficienza operativa e ritorni agli azionisti, confermandosi tra i protagonisti del settore anche in un periodo di incertezza per i mercati energetici.