
“Siamo rimasti colpiti da un articolo di giornale in cui il Presidente della Regione Toscana ha inaugurato un modesto ampliamento di una uscita nel tratto fiorentino della Firenze-Pisa-Livorno e nello stesso tempo ha sostenuto la necessità di una messa a pedaggio della nostra superstrada. Circa un chilometro di viabilità è stato sistemato dalla Regione Toscana sul totale dei quasi novantanove che conta tutta l’arteria stradale nel suo sviluppo completo. Ricordiamo che allo svincolo di Santa Croce sull’Arno ci sono voluti 15 anni per riattivare l’illuminazione. Potrebbe essere utile anche ricordare che poco più di un chilometro di strada sistemata è la stessa distanza che separa l’Aeroporto di Pisa Galilei dalla Stazione FS Centrale. Chiediamo che la Regione Toscana rinunci definitivamente all’idea del pedaggio”. Lo chiedono il consigliere di Forza Italia alla Provincia di Pisa, Roberto Sbragia e il capogruppo del partito al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“La città di Pisa e il suo aeroporto – ricordano Sbragia e Stella – erano già collegati ferroviariamente tra di loro, ma con una scelta politica tutt’altro che condivisibile venne eliminata la tratta ferroviaria esistente per ricostruirla al costo che tutti conosciamo, per essere nuovamente collegato al centro di Pisa con una rotaia chiamata Pisamover S.p.A, che nei fatti ha riportato tutto al punto di partenza, ferrovia era, ferrovia è tornata. Il Pd si sta dimostrando a nostro avviso il partito di una nuova tassa indiretta se continuasse a sostenere l’introduzione del pedaggio selettivo in Fi-Pi-Li, e il messaggio ormai è chiaro: votare il centrosinistra alle imminenti elezioni regionali toscane 2025 equivale a votare e sostenere l’introduzione di questa nuova tassa, a cui noi ci opporremo in tutte le sedi”.
“E pensare che durante la pandemia – aggiungono gli esponenti di Forza Italia – il mondo della logistica e del trasporto erano considerati composti da eroi, che con la loro abnegazione rifornivano i nostri centri commerciali di derrate alimentari, offrendo beni e servizi ai cittadini. Oggi la politica pare essersi dimenticata di loro e di quello che hanno fatto in quel periodo, e sembra invece considerarli politicamente il bancomat a cui attingere per la sistemazione di una arteria stradale, con il loro portafogli e con quello delle comunità locali che pagheranno gli inevitabili aumenti di prezzi, di servizi e di beni. Si avvicina il primo maggio, la festa dei lavoratori e introdurre una nuova tassa indiretta non sarà di sostegno al mondo del lavoro, dell’occupazione, del trasporto, dei bus turistici, dell’Aeroporto di Pisa e della logistica toscana”.