
(AGENPARL) – Wed 23 April 2025 *COMUNICATO STAMPA DEL 23 APRILE 2025*
*Energia, per le imprese tessili pratesi cadono le speranze di emendamenti
al Decreto bollette*
C’era ancora una speranza di recuperare qualcosa per attenuare il peso
delle penalizzazioni che le imprese tessili pratesi stanno pagando per i
costi energetici, ancora elevati: in vista della conversione in legge del
cosiddetto Decreto bollette varato dal Governo lo scorso 28 febbraio erano
stati presentati alcuni emendamenti che andavano incontro alle richieste
delle imprese. Un emendamento in particolare prevedeva una modifica
rilevante: l’estensione anche alle aziende allacciate alla media tensione
dell’azzeramento per un periodo degli oneri di sistema ASOS. Secondo il
Decreto bollette infatti gli oneri di sistema ASOS – piuttosto consistenti
per le aziende non elettrivore, quelle che, sebbene forti consumatrici di
energia elettrica come molte imprese pratesi, rimangono al di sotto del
consumo annuale di 1 Gigawattora – vengono azzerati, sia pure solo per sei
mesi, alle utenze non domestiche in bassa tensione: le imprese industriali
pratesi, allacciate solitamente alla media tensione, non hanno i requisiti
per avvalersene.
Da qui l’emendamento: ma il voto in aula – il 16 aprile alla Camera dei
deputati e oggi al Senato – ha trasformato in legge, almeno per questo
aspetto, il Decreto così com’era. Il quadro era apparso negativo già dopo
il passaggio alla Camera, con una netta maggioranza a favore del testo
originario: oggi è caduta anche la speranza, per quanto remota, che al
Senato si riaprissero i giochi.
Si conferma quindi quanto era emerso nell’imminenza del varo del Decreto:
nessun beneficio all’industria tessile pratese, che di fatto non potrà
attingere al miliardo e 200 milioni di euro destinati al sostegno alle
imprese per l’incremento dei prezzi di gas metano ed energia elettrica.
“Un po’ ci speravamo, se non per tutti gli emendamenti almeno per quello
che estendeva i benefici fiscali a tempo limitato anche alle utenze in
media tensione – commenta con amarezza *Filippo Giagnoni*, coordinatore del
gruppo Nobilitazione e lavorazioni tessili della sezione Sistema moda di
Confindustria Toscana Nord -. Problemi di bilancio statale, evidentemente.
Ma si tratta di equilibri molto discutibili: quegli sgravi sarebbero sì
stati un mancato introito per l’erario, ma qual è per i conti dello Stato
il costo delle difficoltà che le imprese incontrano in questo momento così
critico, gravate oltretutto da questi oneri? A soffrirne, nella nostra
realtà pratese, sono soprattutto le aziende della filiera, quelle da cui
dipende tutto il sistema moda fino al capo finito. Occorrerebbe una visione
più ampia e strategica di temi come questo. Quella del Decreto bollette
prima, della legge di conversione poi, poteva essere un’occasione per
aiutare imprese che danno tanto in termini di occupazione e di valore
aggiunto. Confidiamo che ci saranno altri provvedimenti e iniziative
legislative che guardino con maggiore attenzione a realtà come le nostre,
dove si avverte sempre più la necessità di un piano industriale nazionale
volto a valorizzare la nostra tradizione e innovazione.”
*Allegata foto*
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