
In una recente dichiarazione di Downing Street, il primo ministro britannico Sir Keir Starmer ha cambiato la sua posizione riguardo all’identità di genere, affermando che le “donne transgender” non sono da considerarsi donne, una posizione che è stata influenzata da una recente sentenza della Corte Suprema britannica.
La Corte Suprema, nella sua decisione, ha stabilito che “il concetto di sesso è binario, una persona è o donna o uomo”. Questa sentenza implica che a persone biologicamente transgender sarà vietata l’accesso a spazi riservati a un solo sesso, come spogliatoi e bagni femminili, e potrebbe anche limitare la partecipazione degli uomini biologici negli sport femminili.
Starmer, che in passato ha espresso confusione sul concetto di genere binario, ha confermato la sua posizione attuale in un’intervista rilasciata alla ITV. “Una donna è una donna adulta, e la corte lo ha chiarito in modo assolutamente chiaro. Accolgo con favore la sentenza perché credo che offra una reale chiarezza,” ha affermato. “È un gradito passo avanti. Dobbiamo assicurarci che tutte le linee guida siano al posto giusto, in base a quella sentenza,” ha aggiunto.
Questa dichiarazione rappresenta un cambio significativo rispetto alle affermazioni precedenti di Starmer. Nel 2022, infatti, aveva dichiarato che “una donna è una donna adulta” e che anche le donne trans sono donne, sottolineando che la legge supportava questa visione. L’anno successivo, Starmer aveva ulteriormente precisato che il “99,9 per cento” delle donne “naturalmente non ha un pene”.
Sebbene Downing Street continui a sostenere che tutti debbano essere trattati con “dignità e rispetto”, un portavoce ha affermato che sarà compito di “aziende e enti pubblici” decidere come gestire l’accesso delle persone transgender a strutture dedicate esclusivamente a persone dello stesso sesso.
Il primo ministro Starmer, che ha “accolto con favore” la sentenza della Corte Suprema, ha trovato resistenza all’interno del suo stesso partito laburista. Alcuni membri e ministri del governo avrebbero descritto l’idea che gli uomini biologici non possano utilizzare i bagni femminili come “spaventosa”, come emerso da messaggi WhatsApp trapelati al Mail on Sunday.
Nella chat di un gruppo pro-LGBT, parlamentari e ministri hanno discusso strategie per spingere il governo a promuovere leggi dal manifesto elettorale del partito, che mirano a garantire “la libertà delle persone di esplorare il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere”.
Questa nuova direzione del governo rappresenta un importante sviluppo nel dibattito sulla genere e i diritti delle persone transgender nel Regno Unito, sollevando interrogativi su come tali politiche influiranno sulla vita quotidiana e sulle norme sociali nel paese.