
(AGENPARL) – Thu 17 April 2025 *COMUNICATO STAMPA*
*Florovivaismo: Cia scrive al Ministero dell’Ambiente. Vasi per imprese non
sono imballaggi *
*Contributo CONAI aggravio ingiustificato. Bene tavolo al Mase e dialogo in
Ue su nuovo Regolamento per rendere operativa esclusione *
Roma, 16 apr – I vasi da florovivaismo non possono essere
assolutamente considerati imballaggi. Si tratta di mezzi di produzione
indispensabili per la crescita delle piante e non di strumenti destinati al
solo trasporto o commercializzazione. Così Cia-Agricoltori Italiani,
spiegando di aver inviato, insieme ad altre associazioni, una lettera al
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, per ribadire la
propria posizione in merito alla classificazione dei vasi in plastica per
fiori e piante, alla luce delle novità introdotte dal nuovo Regolamento
europeo sugli imballaggi e della recente delibera del CONAI.
“Non si può trattare un vaso florovivaistico alla stregua di un imballaggio
tradizionale -spiega il presidente nazionale, Cristiano Fini- poiché la sua
funzione è garantire il ciclo produttivo della pianta. L’applicazione del
Contributo Ambientale CONAI (CAC) in questo contesto risulterebbe un carico
burocratico ed economico ingiustificato per le imprese, penalizzando la
competitività del settore”.
Cia esprime apprezzamento per l’apertura di un tavolo di confronto tra le
associazioni e i consorzi, promosso dal Mase. Soprattutto, la
Confederazione accoglie positivamente l’intenzione del Ministero di avviare
un dialogo con la Commissione Ue per chiarire gli aspetti applicativi del
Regolamento e rendere operative le esclusioni dal CAC per i vasi
riutilizzati nel circuito aziendale o nel B2B. In tal senso, va ribadito
che un vaso può essere considerato imballaggio solo se “dedicato
esclusivamente alla vendita”, come previsto dalla normativa comunitaria.
Inoltre, Cia propone di rivedere l’attuale regime di applicazione del
Contributo Ambientale, spostando il momento dell’obbligo contributivo alla
fase della cessione commerciale del vaso, distinguendo così chiaramente tra
uso produttivo e uso commerciale. “Va evitato a tutti i costi -evidenzia
Fini- ogni aggravio burocratico a carico dei produttori agricoli
florovivaistici nelle fasi precedenti alla cessione al consumo”.
Cia richiede al Ministero un regime semplificato di etichettatura per i
produttori florovivaistici, sottolineando l’importanza di arrivare a una
posizione condivisa entro il termine del 30 giugno, data di scadenza del
periodo transitorio stabilito dal CONAI.
“Sollecitiamo il Mase a trovare una sintesi tra le diverse istanze
-conclude Fini- per arrivare a un quadro normativo certo e a una soluzione
definitiva e sostenibile, che tuteli le imprese e valorizzi le specificità
del comparto florovivaistico nazionale, fiore all’occhiello del nostro Made
in Italy”.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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