
(AGENPARL) – Thu 17 April 2025 (ACON) Trieste, 17 apr – “Un passo avanti importante della
Regione Friuli Venezia Giulia sul fronte della crisi Pfas che
tocca ogni luogo, ogni suolo, ogni acqua, ogni essere vivente,
con inquinamenti eclatanti in aree industriali o in maniera
subdola: ad esempio attraverso lo smaltimento di prodotti di uso
quotidiano che contengono molecole tossiche per l’ambiente e per
l’uomo nelle acque reflue delle fognature. ? stata infatti
accolta con alcuni emendamenti la mozione che ho presentato, con
il sostegno del Movimento 5 Stelle, per sviluppare ulteriormente
un programma di controlli sulle acque di superficie e
sotterranee, sulle falde acquifere, sulle possibili fonti di
inquinamento di queste temibili sostanze e per innalzare a
livelli di massima attenzione la tutela della salute pubblica e
dell’ambiente.”
Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Serena
Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra e anche
vicepresidente della IV Commissione Ambiente, sottolineando
inoltre che a partire dal 12 gennaio 2026 entrer? in vigore la
direttiva comunitaria 2020/2184, recepita con d.lgs 18/2023, che
impone per la prima volta limiti normativi alla presenza di Pfas
nelle acque potabili.
“Ad oggi quindi – precisa la consigliera – non ? obbligatorio per
gli enti preposti verificare la presenza di questi inquinanti, ma
non ? nemmeno escluso un avvio anticipato dei controlli, visto
anche che la Commissione Ue ha rilasciato la guida operativa dei
metodi d’analisi per monitorare i Pfas. Trovo fondamentale, e il
Consiglio ha concordato, che si attui una sorveglianza attiva e
costante, e che si ribadiscano le facolt? e gli obblighi delle
Regioni, primo fra tutti quello di assicurare acqua pulita al
consumo umano”.
La consigliera mette in evidenza inoltre che “la contaminazione
umana da Pfas, e il conseguente rischio per la salute e per la
vita stessa, non avviene solo attraverso l’acqua potabile, ma
anche attraverso gli alimenti, essenzialmente a causa di molecole
della famiglia Pfas che fanno parte della composizione chimica di
diserbanti e pesticidi usati per le coltivazioni agricole del
nostro cibo, trasferiti nei mangimi degli animali, dispersi al
suolo e nelle acque”.
“Quindi – conclude Pellegrino – l’approvazione di questa mozione
e l’assunzione di specifici impegni in capo alla Giunta regionale
costituiscono l’indirizzo e il sostegno ulteriore dell’attivit?
pubblica di tutela contro le contaminazioni da Pfas, in un
cammino assai lungo e complicato. Ci? che lo complica, oltre al
problema dell’efficacia delle norme che sono tarate su dati
scientifici in continua evoluzione, ? il paradosso che l’abilit?
dell’intelligenza umana a comporre sostanze chimiche, colmandone
poi i mercati e le pi? diverse filiere produttive, non va di pari
passo con la precauzione e la cautela, il rispetto per
l’ambiente, la preoccupazione per l’integrit? e la salute delle
persone e dell’ambiente”.
“In altre parole, a cominciare dalla temibile famiglia dei Pfas,
la lista della chimica inquinante e tossica dalla quale dobbiamo
proteggerci per conservarci in salute, non ? ancora conclusa. Ma
l’informazione capillare della popolazione, la conoscenza
aggiornata e condivisa con il pubblico delle criticit?,
l’evoluzione culturale e il mutamento degli stili di vita sono
una barriera difensiva fondamentale, che si appoggia sull’attenta
perseveranza degli enti preposti al controllo, alla tutela
anticipata e a disporre i provvedimenti di contrasto e
salvaguardia”.
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