
In un momento di particolare sensibilità per gli equilibri della Massoneria italiana, il Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato (RSAA) per la Giurisdizione Massonica Italiana ha riaffermato con forza la propria legittimità storica e la propria autonomia spirituale e organizzativa.
Secondo quanto si apprende da fonti ben informate vicine al Supremo Consiglio della Giurisdizione Sud degli Stati Uniti d’America – considerato universalmente come il Consiglio Madre del Mondo per il Rito Scozzese – vi sarebbe una forte preoccupazione per la situazione italiana. Le stesse fonti confermano che, per la Massoneria regolare internazionale, l’unico Supremo Consiglio legittimamente riconosciuto in Italia resta quello fondato nel 1805 e attualmente in carica, rappresentato dal Sovrano Gran Commendatore Giulio Nigro, escludendo ogni altra entità che si presenti come equivalente o alternativa.
Negli ambienti vicini al Consiglio Madre viene inoltre esclusa qualunque possibilità di riconoscimento per eventuali organismi paralleli sorti in ambito italiano, considerati privi dei requisiti minimi richiesti dal diritto massonico internazionale. Tali requisiti includono l’origine da un Supremo Consiglio legittimo, la consacrazione da parte di almeno tre Supremi Consigli regolari, l’adesione integrale alle Grandi Costituzioni del 1762 e 1786, e la totale indipendenza da influenze esterne, in particolare da Obbedienze non titolate a governare i gradi superiori del Rito Scozzese.
Il caso ha avuto eco anche a seguito delle recenti iniziative attribuite al Grande Oriente d’Italia (GOI), che starebbe promuovendo una propria versione del Rito Scozzese, in contrasto – secondo gli esperti del settore – con le regole della Tradizione e del diritto massonico internazionale. Il tentativo di registrare come marchio il nome stesso del Rito Scozzese sarebbe, secondo osservatori qualificati, una mossa in aperta rottura con la consuetudine massonica e suscettibile di causare tensioni e spaccature nel tessuto rituale e istituzionale.
All’interno del Supremo Consiglio italiano del Rito Scozzese Antico ed Accetato, rappresentato dal Sovrano Gran Commendatore, Giulio Nigro, la posizione è chiara: vi è un solo custode della legittima catena iniziatica del Rito Scozzese in Italia, e ogni deviazione non può che essere considerata una contraffazione. L’organo, che rappresenta una delle più antiche istituzioni massoniche in Europa, rivendica il dovere di tutelare la continuità iniziatica nel rispetto delle antiche regole e dei vincoli giurati.
Fonti vicine ai vertici del Consiglio Madre del Mondo per il Rito Scozzese avrebbero espresso forte disappunto per il clima di tensione che sta investendo la Massoneria italiana e ribadito l’urgenza di difendere l’unità e la chiarezza istituzionale, affinché non vengano offuscati i valori universali della Tradizione Scozzese. La vicinanza internazionale, secondo quanto trapela, sarebbe piena e incondizionata, con l’intento di rafforzare i legami tra Supremi Consigli regolari e contrastare ogni iniziativa disgregativa o autoreferenziale.
Da parte del Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accetatto italiano, regolarmente riconosciuto a livello internazionale, giunge un appello alla vigilanza e alla coerenza da parte di tutti i Fratelli, in un momento in cui – più che mai – è necessario custodire la purezza dei principi fondativi, senza cedere a facili imitazioni o compromessi.
Un messaggio, questo, che richiama i valori del Silenzio, dell’Obbedienza e della Fedeltà, cardini dell’insegnamento massonico più elevato, e che si chiude con una ferma dichiarazione di impegno a difesa della Tradizione, nel solco di oltre due secoli di storia iniziatica italiana.