
(AGENPARL) – Wed 16 April 2025 Presentato il Calendario comparato Ebraico Cristiano Islamico 2025 di Ipres
Emiliano: “La Puglia è terra di accoglienza e di pace, di integrazione e dialogo fra culture e religioni nel Mediterraneo”
Presentato ieri al Portico dei Pellegrini in piazza San Nicola, nella città vecchia di Bari, il Calendario comparato Ebraico Cristiano Islamico 2025, pubblicazione annuale della Fondazione IPRES, edito da Cacucci, arrivata alla sua quarta edizione.
“La Puglia è terra di accoglienza e di pace, di integrazione e dialogo fra culture e religioni nel Mediterraneo – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Quindi, non poteva che nascere in Puglia il Calendario comparato Ebraico Cristiano Islamico, un ‘calendario dei calendari’ che Ipres pubblica annualmente dal 2022 dell’era cristiana, cioè dal 1443 dell’egira islamica e dal 5782 del calendario ebraico. Si tratta di una pubblicazione che promuove conoscenza, dialogo e integrazione tra tradizioni religiose e realtà culturali diverse, riuscendo a non banalizzare le differenze e a superare contrapposizioni e omologazioni. Questo a conferma della nostra volontà di rafforzare i legami tra le tre comunità religiose monoteiste, che tanto hanno contribuito nei secoli alla crescita e alla storia della Puglia.”
“Piazza San Nicola, nel cuore di Bari, offre una cornice ideale per la presentazione di questo Calendario – ha affermato il sindaco di Bari Vito Leccese -. La ripresa di questa pubblicazione da parte della Fondazione si inserisce perfettamente nelle radici profonde della nostra città, che già negli anni ’90, con il suo statuto, si è autodefinita ‘città operatrice di pace’ e, alla fine degli anni ’80, aveva dichiarato il proprio territorio ‘denuclearizzato’.” Il sindaco ha poi ricordato le numerose iniziative per la pace promosse in città, tra cui i recenti ‘Martedì della Pace’, un’iniziativa fortemente voluta dall’amministrazione comunale e realizzata in collaborazione con l’ANPI.
“Il Calendario comparato 2025, ideato come strumento per favorire la conoscenza dei valori, dei principi e delle consuetudini del Mediterraneo e per promuovere l’inclusione tra le sue diverse culture, si concentra quest’anno sui riti di passaggio tra le varie fasi della vita – ha sottolineato Giovanni Campobasso, presidente Fondazione IPRES -. Un tema che ci permette di esplorare il contributo delle religioni monoteiste alla riflessione sull’esperienza umana e all’integrazione con le altre tradizioni religiose e realtà culturali. Questa pubblicazione annuale, fortemente voluta da Mario de Donatis, rappresenta un segno tangibile dell’impegno della Fondazione nel dare continuità ai valori di dialogo, accoglienza e solidarietà che caratterizzano la cultura della Puglia, in linea con le posizioni, più volte espresse, dal presidente della Regione, Michele Emiliano.”
“La Puglia è un territorio ricco di una pluralità di realtà sociali che affondano le proprie radici in una storia millenaria, un crocevia di culture, religioni e comunità che hanno plasmato nel tempo innumerevoli forme di convivenza – ha aggiunto Roberto Venneri, segretario generale della Presidenza della Regione Puglia -. La ‘convivialità delle differenze’, espressione coniata da Don Tonino Bello, incarna un tratto identitario territoriale che, trascendendo l’origine religiosa, è divenuto cultura diffusa, un valore che oggi più che mai dobbiamo promuovere e coltivare. La capacità di accoglienza delle diversità, tratto identitario riconosciuto alla Puglia, è una risorsa preziosa che la nostra regione offre al Paese e all’Europa, in un contesto di epocali cambiamenti demografici. Ma soprattutto, essa costituisce il substrato del nostro ‘ecosistema dell’innovazione’, che coinvolge istituzioni pubbliche, economia e società. Nell’era delle transizioni – verde, digitale, demografica – e dell’avvento dell’intelligenza artificiale, lo scambio di saperi e il confronto delle diversità sono i motori del dinamismo della capacità creativa umana.”
Come ogni anno il Calendario comparato, oltre a scandire il tempo, individua e approfondisce un argomento comune alle tre fedi nell’idea, ma differente nelle spiegazioni e negli usi. Nelle prime due edizioni sono state trattate le principali festività ebraiche, cristiane e islamiche. Lo scorso anno sono stati approfonditi gli aspetti di pace, guerra, fratellanza e violenza declinati nelle tre religioni.