
(AGENPARL) – Thu 10 April 2025 Migranti: Zan (Pd), Corte UE smaschera decreto governo sui Paesi sicuri
“Dopo mesi di attacchi del governo alla magistratura, l’avvocato generale
della Corte di Giustizia UE smonta il modello Meloni: nella sua opinione,
non vincolante, la designazione di ‘Paese di origine sicuro’ prevede un
controllo da parte di un giudice che valuta la legittimità della lista caso
per caso. Meloni, Tajani e Piantedosi hanno imposto decreti opachi, senza
fonti di informazione, costruendo una lista di Paesi sicuri senza alcuna
trasparenza con l’unico obiettivo di respingere persone per propaganda.
Nella sua opinione, l’avvocato della Corte chiede anche una maggiore tutela
per le categorie di persone esposte al rischio di persecuzioni o gravi
violazioni – come le persone LGBTQIA+ in alcuni paesi – escludendo “tali
categorie dall’applicazione del concetto di paese di origine sicuro”.
Avevo già denunciato questi elementi in un’interrogazione alla Commissione
europea insieme a tanti colleghi dell’opposizione, ma non abbiamo ricevuto
risposta. Il Governo ha costruito una narrazione ideologica sulla pelle dei
più deboli calpestando la legalità e i diritti fondamentali delle persone
vulnerabili, spendendo enormi risorse pubbliche. Attendiamo la sentenza
della Corte. Nel frattempo, noi continueremo a batterci, in Italia e in
Europa, contro chi vuole negare dignità e diritti a chi fugge da guerre,
miseria, persecuzioni”. Così in una nota Alessandro Zan, componente della
segreteria nazionale Pd ed europarlamentare.
Alla luce dei principi di cui al D.lgs. 196/03 e al Regolamento UE
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