
Dalla sanità alla salute
VIA AL NUOVO PARADIGMA CON FORTE IMPATTO SU FORMAZIONE UNIVERSITARIA, TERZO SETTORE E WELFARE DI COMUNITÀ
Oggi insediamento Comitato Paritetico e via al Piano di Lavoro con nuove attività didattiche e CFU dedicati alla svolta sanitaria del PNRR
Si è insediato stamattina – 9 aprile – al Rettorato dell’Università di Catania, il Comitato Paritetico attuativo dell’Accordo di Collaborazione per lo sviluppo della Rete Civica della Salute (RCS) stipulato tra Unict, Asp e AOUP “Rodolico – San Marco” di Catania. Dopo la firma del Protocollo, inizia la missione per il raggiungimento degli obiettivi mirati a forgiare una comunità di “Cittadini Informati” e di “Riferimenti Civici” che, con appropriata competenza, potranno sussidiare il Servizio Sanitario Regionale verso la visione “One Health”, che interconnette la salute dell’uomo, delle specie e dell’ambiente, integrando le politiche sanitarie con quelle sociali. I Riferimenti Civici della Salute svolgeranno un ruolo determinante per l’attuazione della Missione 6 del PNRR, soprattutto in questa fase che vede l’attivazione delle Case della Comunità come elemento portante del rafforzamento dell’Assistenza Primaria in un nuovo modello di welfare territoriale.
Hanno presieduto l’incontro il Rettore Francesco Priolo, il Coordinatore regionale della RCS Pieremilio Vasta, i Direttori Generali Gaetano Sirna (AOUP “Rodolico -San Marco”) e Giuseppe Laganga Senzio (ASP Catania). Durante l’incontro è stato condiviso un Piano di lavoro operativo per l’attuazione degli impegni concordati. «Bisogna riequilibrare l’assistenza sanitaria tra Ospedalità e Assistenza Primaria con la Medicina d’iniziativa e prossimità. L’impegno dev’essere il mantenimento della salute per ricorrere meno alla sanità, così da organizzarla meglio e sviluppare la cultura della prevenzione e l’integrazione dei servizi sanitari e sociali per promuovere la salute delle comunità. Tra le principali attività del Piano di Lavoro – spiega Vasta – sono fondamentali l’alfabetizzazione sanitaria e la sensibilizzazione delle Persone dentro le relazioni che costituiscono le comunità:i Comuni, le Scuole, il Volontariato, la Protezione Civile, le Associazioni culturali, Biblioteche,Parrocchie,perché la salute si tutela nei luoghi dove la vita si svolge».
«La giornata di oggi rappresenta un momento importante – afferma Francesco Priolo, magnifico rettore Unict – che dà seguito al protocollo sottoscritto nei mesi scorsi. Come Unict siamo molto soddisfatti di fare parte della Rete Civica della Salute al fianco delle Asp e del Policlinico e svolgeremo il nostro ruolo attivo nella formazione d’eccellenza in merito tramite il lavoro del referente attuatore dott. Armando Conti e dei docenti nel ruolo di componenti. È una collaborazione importante nel campo del sistema sanitario catanese con risvolti fondamentali per la salute dei nostri cittadini che devono essere sempre più formati in merito».
«I comitati consultivi rappresentano una vera svolta per il sistema sanitario. Quando nacque l’idea di RCS, sembrava un’utopia – ha sottolineato Sirna – e invece, grazie alla tenacia e alla visione del suo presidente, è riuscita a consolidarsi come strumento forte e concreto. Oggi più che mai, è fondamentale avere cittadini informati e consapevoli: basti pensare che circa il 30% delle prestazioni erogate dal SSN risulta inappropriato — a partire dagli accessi impropri al pronto soccorso — con un impatto negativo sull’efficienza, sull’utilizzo dei fondi e sulle risorse disponibili. La Rete Civica della Salute ha il potenziale per far conoscere meglio il sistema sanitario e le sue articolazioni sul territorio. In questo contesto, il DM77 non è soltanto un’opportunità per curare meglio, ma anche una chiave per alleggerire la pressione sugli ospedali e rendere il sistema più snello ed efficace.
Per raggiungere questi obiettivi soprattutto l’Università ha il compito più importante e gravoso: formare una futura classe dirigente sanitaria che sia consapevole, competente sul piano organizzativo e gestionale, e al servizio del bene comune».
«Con la Rete Civica della Salute comunichiamo e ascoltiamo le istanze degli utenti e della popolazione. Oggi facciamo un passo più avanti – ha sottolineato Laganga Senzio – per formare cittadini informati e consapevoli sui servizi che vengono già erogati dall’azienda sanitaria provinciale e sulla medicina di prossimità con l’attivazione delle strutture sanitarie previste dal DM77».
Oltre ai Referenti attuatori Tamara Civello direttore amministrativo dell’Asp di Catania, Armando Conti, Thea Giacobbe e Maria Grazia Romano il Comitato Paritetico è composto per il Policlinico da Elita Schillaci, Ninni Decembrino e Giusi Grasso; per l’ASP, Noemi Anastasi, Carla Iudica ed Enrico Lello; per la RCS, Teresa Boscarino, Federico Cerruto e Anna Maria Giammona; per Unict Feliciana Licciardello (Dip. Agricoltura, alimentazione e ambiente), Piera Capranzano (Dip. Chirurgia generale e specialità medico chirurgiche), Giacomo Pignataro e Davide Rizzotti (Dip. Economia e impresa), Giovanni Iudica (Dipartimento Giurisprudenza), Salvatore Piro (Dip. Medicina clinica e sperimentale), Rosario Pignatello (Dip. Scienze del farmaco e della salute), Pasquale Caponnetto (Dip. Scienze della formazione), Maria Vita Romeo (Dip. Scienze umanistiche). Tra gli obiettivi del Protocollo con l’Università ci sono la co-progettazione con i Servizi di Prevenzione e Educazione alla Salute dell’ASP e dell’AOUP di un sistema d’interventi ordinari e sistemici di crescita della cultura della Prevenzione. Interventi più integrati, efficienti ed efficaci per superare le disomogeneità, discontinuità e parzialità che riducono i risultati necessari. Una promozione di Salute della comunità che preceda la prestazione sanitaria e coinvolga scuole, Comuni, Terzo settore, anche attraverso il Forum provinciale del Terzo Settore e il Centro Servizi Volontariato Etneo – CESV. Durante gli incontri si punterà a favorire la partecipazione/co-produzione dei pazienti, dei cittadini e della comunità nell’ambito delle Case della Comunità per rafforzare il livello di sussidiarietà e il coinvolgimento nelle strategie che orientano lo sviluppo dei servizi sociosanitari a tutela della collettività. Sono in progetto, inoltre, Attività Didattiche Elettive (ADE) con riconoscimenti di CFU. Nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e delle Professioni Sanitarie per approfondire la conoscenza del SSN, della corretta aziendalizzazione sanitaria, degli strumenti per l’analisi dei processi organizzativi; ma anche sui temi dell’umanizzazione col paziente, sulla medicina d’iniziativa e di prossimità, sul lavoro di équipe di tipo integrato, transdisciplinare e multiprofessionale; nei Corsi di Laurea in Scienze della Formazione, Scienze Politiche e Sociali, Scienze Umanistiche, Giurisprudenza, Economia ed Imprese per implementare la formazione alla sussidiarietà circolare, equità sociale, partecipazione civica ed empowerment.



