
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha respinto l’offerta dell’Unione Europea per una riduzione dei dazi su alcuni beni industriali, affermando che l’iniziativa è insufficiente per risolvere il massiccio squilibrio commerciale tra le due sponde dell’Atlantico. Trump ha invece sollecitato Bruxelles ad aumentare significativamente gli acquisti di energia americana, in particolare gas naturale, come condizione per evitare una guerra commerciale.
Durante un intervento alla Casa Bianca lunedì, Trump ha giudicato inadeguata la proposta europea:
“No, non lo è”, ha detto in risposta all’offerta “zero per zero” presentata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
“L’UE è stata molto dura nel corso degli anni. È stata creata per danneggiare davvero gli Stati Uniti nel commercio.”
Trump: “Comprate il nostro gas o finisce male”
Il presidente ha sottolineato che una delle soluzioni più semplici al problema del deficit – che secondo lui ammonta a 350 miliardi di dollari, anche se i dati ufficiali dell’USTR parlano di circa 235,6 miliardi – sarebbe un aumento immediato degli acquisti europei di energia americana.
“Possono acquistare la nostra energia, perché ne hanno bisogno. Possiamo tagliare 350 miliardi di dollari in una settimana.”
L’offerta dell’UE, avanzata anche dal commissario al commercio Maroš Šefčovič, prevedeva l’eliminazione reciproca dei dazi su beni industriali e un rafforzamento della cooperazione in settori strategici come semiconduttori e materie prime. Tuttavia, non sono stati toccati i temi sensibili per Washington, come le tariffe europee sulle auto americane e le barriere ai prodotti agroalimentari statunitensi.
NATO, energia e geopolitica
Trump ha collegato la questione commerciale a quella della sicurezza, accusando i Paesi europei di non aver contribuito adeguatamente alla NATO e di approfittarsi della protezione militare americana:
“Li paghiamo per proteggerli e loro ci fregano sul commercio. Non è una buona combinazione.”
Già nel 2018, Trump aveva criticato l’Europa per la sua dipendenza dall’energia russa, definendo la Germania “prigioniera” di Mosca. Oggi, secondo il presidente, il passaggio al gas naturale liquefatto (GNL) americano rappresenterebbe una soluzione strategica per ridurre il deficit commerciale, rafforzare l’indipendenza energetica dell’UE e indebolire l’influenza russa.
L’UE pronta a trattare?
Anche se Bruxelles non ha ancora risposto ufficialmente, l’idea di sostituire il GNL russo con quello statunitense non è nuova. Dopo la vittoria elettorale di Trump, Ursula von der Leyen ha apertamente proposto un simile cambiamento:
“Riceviamo ancora molto GNL dalla Russia… perché non sostituirlo con il GNL americano, che è più economico per noi e abbassa i nostri prezzi dell’energia?”
Il messaggio di Trump è chiaro: o l’Europa acquista più energia americana, oppure si apre una nuova fase di guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico.