
(AGENPARL) – Wed 26 March 2025 https://www.aduc.it/articolo/elon+musk+ancora+investibile_38998.php
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Elon Musk è ancora investibile?
Questo è uno di quegli articoli che non avrei mai voluto scrivere, per molte ragioni. Tuttavia, non mi posso sottrarre per un dovere morale che percepisco nei confronti dei lettori dei miei numerosi articoli che ho scritto in passato su Tesla.
Elon Musk è sempre stato un personaggio molto eccentrico e particolarmente divisivo, ma da quando ha preso il controllo di Twitter e successivamente è entrato in politica, lo è diventato all’ennesima potenza. È quasi impossibile trovare opinioni equilibrate sulla sua figura. Esiste un piccolo gruppetto di fanboy ed una vasta pletora di persone che lo odia. Probabilmente è la singola persona al mondo che maggiormente muove l’interesse (nel bene e nel male) del pubblico e per questo ci sono migliaia di contenuti che ogni giorno vengono prodotti per criticare o sostenere qualche suo progetto o argomento.
Da quando Musk è stato posto a capo del DOGE (Dipartimento per l’Efficienza del Governo) si sta diffondendo un movimento di protesta denominato “Tesla Takedown” che ha lo scopo di danneggiare gli interessi economici di Tesla (anche attraverso atti vandalici) per costringere Musk a desistere dai suoi progetti politici (in particolare relativi al DOGE). Uno degli scopi dichiarati del movimento (momentaneamente raggiunto) è proprio quello di far scendere le azioni Tesla, le quali rappresentano la più importante (e fruibile) fonte di ricchezza di Musk. Ultimamente si stanno diffondendo anche notizie di presunti falsi in bilancio con argomenti particolarmente deboli ma ripresi da giornali piuttosto autorevoli come il FT ed il Corriere della Sera.
A seguito di questo movimento, si sta formando sempre più consenso sulla tesi che potremo riassumere in “Musk non è investibile”. In base a questa tesi l’operato pubblico di Elon Musk starebbe distruggendo Tesla, sia perché Musk non avrebbe tempo per fare il CEO, sia perché la sua credibilità come CEO sarebbe irrimediabilmente persa a causa dei continui post che pubblica sul suo social media X, molti dei quali con affermazioni estremamente discutibili, per usare un eufemismo.
In questo articolo descriverò l’opinione che mi sono fatto del personaggio Elon Musk e se ritengo che questa tesi della “non investibilità” sia per me valida.
Il ruolo della cultura aziendale
Ormai da diversi anni ho proposto nei miei articoli un approccio alla selezione di singoli titoli azionari che ho chiamato “Filosofia del proprietario”. In base a questo approccio i quattro elementi determinanti (insieme a molti altri) per selezionare un’azienda sono: 1) la qualità dei prodotti/servizi rispetto alla concorrenza, 2) la cultura aziendale, 3) gli eventuali vantaggi competitivi ed infine, 4) gli aspetti finanziari come la solvibilità, i tassi di crescita, i margini, i rapporti di valutazione, ecc.
Di questi quattro elementi, la cultura aziendale è al tempo stesso il più importante ed il più difficile da valutare. Alla fine, le aziende sono formate da persone ed il modo in cui queste persone interagiscono insieme determina tutto il resto. Il leader gioca un ruolo decisivo nel definire e mantenere nel tempo la cultura aziendale. Per questo, ho sempre preferito investire in aziende nelle quali il leader è anche un azionista rilevante e dedico una quantità enorme di tempo a leggere libri, articoli ed ascoltare interviste sui leader delle società nelle quali investo e che raccomando ad alcuni miei clienti (quelli che hanno le caratteristiche adeguate per poter investire in singoli titoli, cosa che mi sento caldamente di sconsigliare agli investitori comuni).
Nel caso di Elon Musk, sono più di 5 anni che mi informo in questo modo. Oltre ad aver letto le sue due biografie, credo di aver letto o ascoltato ogni singola intervista pubblica che ha rilasciato nel corso degli anni, sono forse centinaia di ore di lettura o ascolto, senza considerare le centinaia di ore per la lettura o ascolto delle centinaia di articoli e video/podcast di interpretazione sul suo operato. Non passa giorno nel quale non legga o ascolti qualcosa che riguarda Elon Musk o Tesla. Faccio particolare attenzione a non cadere nella “bolla” dei “fan” e per questo metto like alle fonti che lo criticano, anche quando sono palesemente ridicole. Recentemente l’uso dell’intelligenza artificiale, in particolare delle varie forme di “deep research”, mi ha permesso di ampliare molto la capacità di avere accesso ad informazioni e punti di vista diversi sugli stessi fatti.
Ho verificato che quando si parla di Elon Musk, la norma è un’informazione estremamente superficiale e necessariamente faziosa. Nella quasi totalità dei casi, specialmente sui canali generalisti, le informazioni riportate su Musk sono, se va bene, imprecise e fuorvianti, se va male, false o chiaramente distorte. Naturalmente, per fortuna, ci sono anche informazioni valide, ma sono veramente la minoranza e vanno ricercate in fonti poco diffuse.
Per questo, qualora il lettore avesse un’opinione piuttosto forte sul personaggio, ma non radicata in un’approfondita documentazione, è probabile che quanto scriverò di seguito potrebbe infastidire. Con questo articolo non desidero convincere assolutamente nessuno. È perfettamente legittimo che ognuno abbia la sua opinione su un personaggio pubblico, anche se questa è fondata su informazioni fuorvianti. Nel seguito esprimerò semplicemente una sintesi delle cose che ritengo più significative per valutare se la persona e l’operato di Musk renda le azioni Tesla non più “investibili”.
Tornando alla cultura aziendale, quella di Tesla si concentra sul superare i limiti. È un intreccio complesso di innovazione ingegneristica, ambizione ed esasperazione – quasi patologica – dell’importanza di raggiungere gli obiettivi al costo di qualsiasi sacrificio personale. Lavorare in una delle aziende di Musk significa sopportare pressioni enormi. Qualcuno può considerare questo un ambiente lavorativo tossico, altri invece lo considerano incredibilmente stimolante. Questa cultura è stata plasmata in modo significativo da Elon Musk il quale ha delle caratteristiche umane molto particolari che approfondiremo nella prossima sezione.
Chi è Elon Musk?
Musk ha dichiarato pubblicamente in TV al Saturday Night Live nel 2021 di essere affetto da una neurodiversità, quando disse: “in realtà sto facendo la storia stasera come la prima persona con Asperger a condurre il SNL… Quindi, non avrò molto contatto visivo con il cast stasera. Ma non preoccupatevi, sono piuttosto bravo a funzionare in modalità ‘emulazione umano'”.
Vedendo le sue apparizioni pubbliche si comprende che ha un certa difficoltà di coordinamento motorio ed anche una certa difficoltà nel parlare, specialmente quando è molto emozionato. Ha anche una certa difficoltà ad empatizzare con le persone e sicuramente mette gli obiettivi aziendali di gran lunga al di sopra di quelli delle persone (compreso se stesso).
Gestisce le sue aziende con una leadership quasi dittatoriale, spesso passando sopra alle persone che possono venir licenziate all’istante per una risposta sbagliata o carente, ma riesce a conquistarsi il rispetto dei suoi collaboratori che gli riconoscono delle capacità, anche tecniche, superiori a qualsiasi leader aziendale.
Ha un padre con tendenze paranoiche ed una scarsissima sensibilità umana che lo ha molto segnato negativamente ma, paradossalmente, più passa il tempo e più tende a mostrare esattamente gli stessi tratti. Nell’ultima biografia di Musk del 2023, scritta dal famoso Walter Isaacson si descrive Musk come un uomo-bambino duro e vulnerabile al tempo stesso, incline a bruschi sbalzi d’umore alla dottor Jekyll e mister Hyde, con un’elevata propensione al rischio e un senso epico per le missioni che intraprende e porta avanti con intensità maniacale e talvolta distruttiva.
Ultimamente si è dato la missione di “distruggere” il cosiddetto “movimento woke”. Questo è avvenuto a causa di un episodio legato a su figlio Xavier Alexander Musk che nel 2022 ha intrapreso un percorso legale per cambiare identità. All’età di 18 anni, Xavier ha richiesto di essere riconosciuto come donna, adottando il nome Vivian Jenna Wilson (il cognome della madre). Musk sostiene di essere stato inganno perché gli avrebbero estorto la firma per il consenso ai trattamenti sanitari. In ogni caso, ha vissuto la vicenda come se il “virus del movimento woke” gli avesse ucciso un figlio.
La guerra che l’amministrazione Biden gli ha fatto nei suoi 4 anni di mandato l’ha definitivamente convinto che avrebbe dovuto ricoprire una certa influenza politica anche per consentire di velocizzare le autorizzazioni che gli sono necessarie per portare la guida totalmente autonoma in tutti gli Stati Uniti e per velocizzare le autorizzazioni necessarie alla sua SpaceX.
Una delle caratteristiche assolutamente straordinarie di Elon Musk è la sua incredibile propensione al rischio che è decisamente fuori dal comune. C’è un aneddoto curioso nel libro “Elon Musk: Tesla, SpaceX, and the Quest for a Fantastic Future” di Ashlee Vance (2015) che descrive bene questa caratteristica. L’episodio riguarda direttamente anche Peter Thiel, altro multimiliardario oggi famosissimo. Thiel non solo ha co-fondato, insieme a Musk ed altri, PayPal e finanziato moltissime aziende poi diventate multi miliardarie (fra le quali Facebook, oggi Meta, e Palantir), ma ha anche svolto un ruolo determinante, anche se molto più discreto, sia nella prima che nell’attuale amministrazione Trump.
Nel 1999, dopo aver venduto la sua prima azienda, Zip2, a Compaq per 307 milioni di dollari, Musk acquistò per circa 1 milione di dollari una McLaren F1, considerata allora la macchina più veloce al mondo. Musk la scelse come simbolo del suo successo e della sua passione per la tecnologia e l’innovazione. Nel 2000 a Palo Alto, in California, lungo Sand Hill Road, Musk era al volante della McLaren con Peter Thiel seduto accanto a lui. Musk voleva impressionare Thiel mostrando l’accelerazione dell’auto e spinse sull’acceleratore senza però attivare il controllo di trazione. Fu così che perse il controllo, sbatté in un terrapieno e la macchina volò in aria. Fortunatamente rimasero illesi entrambi, ma Thiel giudicò Musk incapace di calcolare i rischi, anche perché non aveva assicurato la macchina.
Successivamente, però, Thiel ha decisamente cambiato opinione sulla capacità di Musk di valutare i rischi ed ha affermato: “Forse il resto di noi è in qualche modo troppo avverso al rischio o c’è qualcosa sul rischio che lui sa e noi no.”
Sia la storia di Tesla che la storia di SpaceX sono zeppe di episodi nei quali Musk ha assunto rischi che nessun altro imprenditore al mondo avrebbe mai preso. La guida autonoma totalmente basata sulle telecamere (quando tutti gli altri usavano i costosi Lidar con le mappe di precisione) è un esempio classico di rischi imprenditoriali considerati elevatissimi, ma con potenziali di ritorno enormi.
Naturalmente, assumere rischi che nessuno sarebbe disponibile ad assumere senza avere una capacità di esecuzione fuori scala sarebbe pura follia, ma Musk ha dimostrato in moltissime occasioni di avere una capacità di comprendere i problemi molto più rapida e dettagliata delle stesse persone che aveva delegato. Possiede sia una laurea in fisica che una in economia (MBA) ed è famoso per il suo approccio ai problemi basato sui “principi primi”, ovvero non ragiona per analogia, vedendo cosa è già stato fatto, bensì partendo dalle leggi della fisica che impattano la decisione.
La più grande capacità di Musk è quella di fornire alle sue aziende una visione di lunghissimo termine grandiosa, epica. Non dice che fonda un’azienda per costruire razzi spaziali (che già non sarebbe poco), ma dice che vuole andare su Marte per aumentare la possibilità di sopravvivenza della consapevolezza umana, rendendola multi planetaria! Non dice che vuole fondare un’azienda che fa auto elettriche, ma dice che vuole accelerare la transizione energetica del pianeta! Non dice che vuole fondare un’azienda di intelligenza artificiale, ma che vuole accelerare la scoperta scientifica umana per comprendere l’universo! Nell’ultimo All Hands Meeting di Tesla, che si è svolta la settimana scorsa, ha assegnato a Tesla l’obiettivo ultimo di “generare un’abbondanza sostenibile per tutti”!
Questa sua capacità deriva da una sua precisa visione filosofica del mondo (reiterata recentemente in un’intervista su ELON MUSK JOINS VERDICT – PART 2 dal minuto 11, ma descritta più e più volte, ripresa anche in altri punti di questo stesso video). Ci sono uomini che sono mossi dai vantaggi materiali, tipicamente dal denaro ed uomini che sono attratti dal potere. Poi ci sono uomini che si muovono autoconvincendosi che lo fanno per un “bene superiore” e – magari – per raggiunte questo “bene superiore” puntano a conquistare strumentalmente denaro e potere. Da tutto quello che ho studiato sul personaggio in questi 5 anni, credo fortemente che questo terzo caso sia decisamente quello che più si attaglia a Musk. Musk usa il denaro ed il potere per raggiungere le “missioni impossibili” che si è autoassegnato. Sono abbastanza convinto che lui racconti a sé stesso che ciò che persegue è l’ampliamento della consapevolezza umana. Crede di utilizzare le sue aziende realmente a questo
scopo e lo fa sia con una incredibile capacità che correndo rischi considerati inaccettabili dalla quasi totalità degli altri leader aziendali.
Questo mix di caratteristiche, unite all’enorme ricchezza di cui dispone – che è destinata a crescere esponenzialmente – lo rendono contemporaneamente una delle persone viventi potenzialmente più pericolose e più utili per lo sviluppo della civiltà umana.
In sintesi, Musk è una persona con evidenti problemi psicologici e neurologici, ma anche con capacità imprenditoriali uniche. Sono ormai almeno una decina le grandi imprese economiche ritenute precedentemente impossibili, che lui è riuscito a realizzare in campi anche molto diversi: dall’esplorazione spaziale all’intelligenza artificiale, passando per tanti altri settori.
Insieme a questa genialità imprenditoriale convive un lato oscuro e talvolta distruttivo della sua personalità che in parte è ereditario ed in parte derivante da una neurodiversità.
È ancora “investibile”?
Alla fine del 2023, molto prima che si potesse immaginare ciò che sarebbe accaduto con la discesa in politica di Musk, pubblicai un articolo dal titolo “Tesla & Elon Musk: nuove opportunità, nuovi rischi” nel quale scrissi:
“Il ruolo ‘politico’ di Elon Musk, nel senso più ampio del termine, rappresenta, dal mio punto di vista, il principale rischio nell’investimento in Tesla. Le sue qualità eccezionali lo rendono adatto a realizzare missioni impossibili, ma è meno adatto alle relazioni sociali e alla ‘vita politica’. A parole, desidera il bene dell’umanità, collettivamente, ma usa gli individui come strumenti. Man mano che avanza la sua ‘agenda politica’, si fa sempre più nemici. Prima o poi dovrà pagare il prezzo di queste inimicizie, specialmente perché nell’attuare la sua ‘agenda politica’ commetterà inevitabilmente grandi errori.”
Purtroppo, da azionista di Tesla, devo dire che questa opinione si è solo rafforzata nell’ultimo anno e mezzo. Una delle cose più devastanti del suo atteggiamento sono indubbiamente i post sul suo social X. Scrivere post inappropriati è sempre stata una sua caratteristica, anche quando era considerato un idolo dai democratici ecologisti e Obama visitava con orgoglio Space X.