
(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 “Rimarremo ad oltranza finché non ci verrà fornito il report che la
Giunta Proietti avrebbe commissionato a una società privata sui conti della
sanità”
(Acs) Perugia, 25 marzo 2025 – I consiglieri dei Gruppi di opposizione hanno
deciso di occupare ad oltranza l’aula del Consiglio regionale “finché
non ci verrà fornito il report che la Giunta Proietti avrebbe commissionato
a una società privata sui conti della sanità, pagato con i soldi pubblici,
e sulla base del quale sono state aumentate le tasse, IRPEF, IRAP e bollo
auto, colpendo le tasche dei cittadini umbri per circa 500 euro”. Lo fanno
sapere i consiglieri di opposizione, Paola Agabiti (Fratelli d’Italia),
Nilo Arcudi (Umbria Civica Tesei Presidente), Matteo Giambartolomei (Fratelli
d’Italia), Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace (Fratelli
d’Italia), Laura Pernazza (Forza Italia), Andrea Romizi (Forza Italia),
Donatella Tesei (Lega Umbria).
“Con questo gesto simbolico – spiegano – vogliamo denunciare una serie di
gravissime criticità che riguardano l’operato di questa Giunta regionale
che si contraddistingue per opacità, mancanza di trasparenza e scelte
discutibili, quando non del tutto illegittime. Iniziando dall’affidamento
diretto a una società privata scelta senza una gara e in base a logiche di
fiducia politica e non di merito. Abbiamo presentato una richiesta di accesso
agli atti per ottenere il documento con il quale la dirigenza regionale ha
affidato l’incarico a tale società, perché anche questo non è mai stato
reso pubblico. I conti della sanità sono verificati da enti terzi e
autorevoli: MEF, Corte dei Conti, Collegio dei Revisori e faremo tutti i
passi necessari, anche legali, per verificare la legittimità di questo
affidamento. Non permetteremo che gli interessi dei cittadini vengano
sacrificati in nome di percorsi opachi”.
“Ancora più scandaloso è che l’aumento delle tasse sia stato deciso
sulla base di un documento che nemmeno la presidente Proietti ha dichiarato
di possedere, ma che verrà fornito dalla società incaricata solo il 30
aprile. È vergognoso – aggiungono – che un aumento delle tasse venga
portato in discussione senza la relazione tecnica della società privata
incaricata. Nessuna giustificazione, nessun dato, nessuna trasparenza. Nella
storia di questa Regione, non era mai successo che si chiedesse ai cittadini
di pagare più tasse senza neppure fornire loro gli elementi per valutarne la
necessità. Abbiamo richiesto la relazione tecnica sia in sede di Prima
commissione che in Aula, ma in entrambe le occasioni la nostra richiesta è
stata respinta. Altro elemento – osservano – per giustificare l’aumento
delle tasse è il fantomatico commissariamento da parte del Ministero. La
Giunta cerca di spiegare questa manovra fiscale con la minaccia di un
provvedimento che, però, nessun ente preposto ha mai evocato. Non c’è
traccia in alcun documento, in alcuna delibera, in alcuna comunicazione
ufficiale e la presidente Proietti ha annunciato che incontrerà i tecnici
del Ministero solo il 1 aprile. Si tratta evidentemente di un pretesto
inventato per imporre una tassazione ingiustificata agli umbri”.
“La beffa per i cittadini è che, anche ammesso che questo aumento
servisse, cosa che contestiamo, nella delibera si scopre che i proventi
dall’aumento delle tasse non sono destinati alla sanità, ma ad altre voci:
trasporto pubblico, sviluppo economico, ambiente e diritto allo studio.
Dov’è l’emergenza sanitaria? I cittadini pagheranno di più, ma non
vedranno migliorare i servizi sanitari. È chiaro che si tratta di una
manovra fiscale mascherata, un tentativo di far pagare i cittadini per
coprire altre inefficienze. Questa manovra si regge su documenti inesistenti,
su dati mai forniti, su minacce infondate”.
“Noi – continuano i consiglieri di opposizione -, invece, negli anni
abbiamo dimostrato che alternative ci sono: razionalizzazione della spesa,
riforme strutturali, trattative con il Governo, utilizzo dei residui di
bilancio. L’aumento delle tasse andava evitato, ma per farlo serviva
volontà politica, non scuse. Chiediamo immediata trasparenza: la Giunta
renda pubblici tutti i documenti, spieghi perché ha scelto la strada più
facile invece di lavorare seriamente. E se non lo farà – concludono -,
useremo ogni strumento istituzionale e legale per opporci a questa deriva. I
cittadini meritano risposte, non bugie”. RED/as
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79994