
(AGENPARL) – Mon 24 March 2025 Il sindaco Fabio Roccuzzo ricorda l’eccidio delle Fosse Ardeatine e il sacrificio
del meccanico di Caltagirone Rosario Pitrelli, “significativo esempio
di antifascismo e di impegno strenuo a difesa dei valori
della libertà e della democrazia”
Anche quest’anno, in occasione dell’ottantunesimo anniversario dell’eccidio delle Fosse
Ardeatine, il sindaco Fabio Roccuzzo, a nome dell’Amministrazione comunale tutta, intende
ricordarne le vittime, in particolare il meccanico di Caltagirone Rosario Pitrelli, “significativo
esempio di antifascismo e di impegno strenuo nella Resistenza, a difesa dei valori imprescindibili
della libertà e della democrazia”. Il primo cittadino annuncia che “una cerimonia di
commemorazione ad hoc sarà organizzata in occasione del programma di manifestazioni in corso di
allestimento per l’ottantesimo anniversario della Liberazione”.
Quella delle Fosse Ardeatine fu la strage in cui, il 24 marzo del 1944, 335 civili e militari
italiani furono trucidati dalle SS di Kappler e che è divenuta, negli anni, uno dei simboli universali
della ferocia nazifascista. L’eccidio fu una rappresaglia per l’attentato partigiano compiuto da
membri dei Gap romani contro truppe germaniche in transito in via Rasella, che determinò la morte
di 33 soldati del reggimento «Bozen», appartenente alla Ordnungspolizei dell’esercito tedesco.
Adolf Hitler, furioso per il successo dell’attacco dei partigiani, diede l’ordine per una reazione che
“facesse tremare il mondo” e il comando tedesco di Roma decise la “punizione esemplare”: per ogni
tedesco morto sarebbero stati uccisi dieci italiani. Fra le vittime anche Rosario Pitrelli, che aveva 26
anni e collaborava col partito comunista clandestino durante l’occupazione tedesca. Arrestato il 28
gennaio del 1944, anche lui finì nel gruppo dei fucilati alle Fosse Ardeatine.
Caltagirone, 24 marzo 2025