
(AGENPARL) – Sat 22 March 2025 Giustizia: Patriarca (FI), separazione carriere non è battaglia politica, ma nell’interesse dei cittadini
“La separazione delle carriere è una garanzia per la giustizia e una misura finalizzata a rafforzare la terzietà del giudice e a migliorare la qualità del sistema giudiziario”.
Lo ha detto Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia, intervenendo alla convention sulla giustizia di FI in corso a Palermo.
“Il giusto processo garantito dall’articolo 111 della Costituzione – ha proseguito – impone che accusa e difesa siano su un piano di parità e che il giudice sia effettivamente e apparentemente terzo. La legge sulla separazione delle carriere è la precondizione ordinamentale perché il rito accusatorio sia lo strumento che esalti i diritti e le prerogative di libertà dell’imputato. È con la scelta del rito accusatorio, dove si è archiviata l’esperienza del processo inquisitorio, che si sono determinate le condizioni per cui è diventata improcastinabile la legge sulla separazione delle carriere, legge che conferisce effettività al diritto costituzionale di difesa e attribuisce maggiore dignità al giudizio. Il procedimento penale è in mano alla pubblica accusa, anche il controllo del GIP è debole. L’unica possibilità effettiva di riequilibrare i rapporti di forza non può che avvenire nel giudizio e quindi nella equidistanza e nell’equilibrio che il giudice deve avere. Attraverso la separazione delle carriere noi realizziamo questa garanzia e permettiamo al giudice di essere e di essere percepito come effettivamente terzo. Con questa riforma stiamo rispettando la Costituzione, e i suoi principi fondamentali di terzietà del giudice e del giusto processo. Oggi stiamo anche attuando a distanza di anni le reali volontà di chi ha scritto quella Costituzione, e completando un disegno di garanzie che trovano il loro fondamento proprio in quella carta costituzionale che qualcuno vuole utilizzare come vessillo. Questa non è una battaglia tra la politica e la magistratura. Questa è una battaglia di diritto, portata avanti da chi effettivamente vive il processo e si rende conto che c’è uno squilibrio in questo Paese tra accusa e difesa. È una battaglia iniziata e portata avanti negli anni con convinzione dalle Camere Penali sin dagli anni ottanta. È una battaglia di giustizia nell’interesse dei cittadini, una battaglia di dignità nella misura in cui garantiamo ad ogni persona di essere uguale davanti alla legge a prescindere da chi è, da che cosa rappresenta e dal ruolo che ha nella società. La vera sfida è far capire ai cittadini l’importanza del referendum”, ha concluso.
Ufficio Stampa Gruppo Forza Italia -Berlusconi Presidente
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