
Prima risposta QT Senato
Signor Presidente,
Gentile Senatore,
questo Governo ha assunto tra le sue priorità il raggiungimento dell’obiettivo strategico del PNRR, che prevede la creazione di 150.000 nuovi posti negli asili nido. Siamo consapevoli, infatti, che è dalla più tenera età che si creano le premesse per garantire pari opportunità formative.
Per ottenere questo obiettivo, in questi anni è stato realizzato un investimento senza precedenti, pari a 4,4 miliardi di euro già autorizzati, che va ben oltre le risorse a tal fine previste dal PNRR.
Ricordo, infatti, che, già a maggio 2024, il Governo è intervenuto con ulteriori risorse nazionali e con un Piano da 735 milioni di euro per far fronte alla rimodulazione del PNRR. Questo intervento si è reso necessario perché diversi progetti inclusi dal precedente Governo nel PNRR non sono risultati ammissibili o rendicontabili, come ad esempio gli interventi di messa in sicurezza, rendendo dunque indispensabile un ulteriore sforzo per reperire risorse aggiuntive, anche attraverso il bilancio dello Stato.
E così, con il Piano di cui si è detto, abbiamo finanziato 838 nuovi progetti con particolare attenzione alle regioni del Mezzogiorno che hanno ricevuto il 64,7% delle risorse. A tali risorse abbiamo poi aggiunto ulteriori 40,8 milioni di euro, frutto di ulteriori economie, di cui il 55% è stato destinato ai comuni del Mezzogiorno.
Ma vi è di più. Proprio tre giorni fa ho firmato un decreto che avvia un nuovo Piano a beneficio dei comuni per la realizzazione di altri asili nido.
È un Piano ancora più imponente del precedente, poiché è finanziato con oltre 800 milioni di euro – che si aggiungono ai 4,4 miliardi già autorizzati – che ci sono stati riconosciuti dalla Commissione europea in ragione della nostra capacità di raggiungere gli altri obiettivi PNRR in materia di edilizia scolastica, nonostante l’aumento dei costi.
Il nuovo Piano introduce una procedura innovativa che – sulla base dei dati ISTAT e di criteri oggettivi – individua già i Comuni con una copertura del servizio 0-2 anni inferiore al 33%, garantendo così un’assegnazione equa e mirata delle risorse, assicurando, in ogni caso, una quota di riserva per i comuni del Mezzogiorno dove più c’è bisogno.
Inoltre, il Ministero supporterà gli enti locali sia nella fase di presentazione della manifestazione di interesse, resa il più semplice possibile, sia nella gestione delle procedure di appalto. Continuano ad applicarsi anche a questo nuovo bando le procedure derogatorie e di semplificazione previste da questo Governo per gli interventi di edilizia scolastica PNRR.
Concludo: sul tema degli asili vi è stata, in questi mesi, una inaccettabile strumentalizzazione da parte di chi non ha voluto riconoscere a questo Governo la determinazione nel voler raggiungere un obiettivo strategico per il Paese, che è dimostrata, invece, dai ripetuti interventi svolti in questi anni, con la destinazione di ingentissime risorse, ben oltre i soldi ricevuti grazie al PNRR, e che sta a testimoniare la forte volontà di dare alle nostre famiglie e ai nostri bimbi un ausilio particolarmente significativo.