
La Casa Bianca ha annunciato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin, hanno concordato durante una chiamata di oltre due ore che la guerra tra Russia e Ucraina “deve concludersi con una pace duratura”. I colloqui su un potenziale cessate il fuoco inizieranno immediatamente.
Un annuncio di pace e diplomazia
Il comunicato stampa diffuso dalla Casa Bianca poco dopo la conclusione della chiamata sottolinea la volontà comune di porre fine al conflitto.
“Oggi, il Presidente Trump e il Presidente Putin hanno parlato della necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. Entrambi i leader hanno concordato che questo conflitto deve concludersi con una pace duratura”, si legge nella dichiarazione ufficiale.
I due leader hanno inoltre discusso della necessità di migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia. Il comunicato evidenzia che “il sangue e i tesori che sia l’Ucraina che la Russia hanno speso in questa guerra sarebbero meglio impiegati per il benessere del loro popolo”. I negoziati per il cessate il fuoco inizieranno immediatamente in Medio Oriente e includeranno un’interruzione delle ostilità energetiche e infrastrutturali, nonché trattative su un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero.
Dobbiamo parlare. Questo è stato il messaggio trasmesso mercoledì dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha confermato che intende parlare con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per saperne di più sulla sua chiamata con il leader russo Vladimir Putin.
“Oggi avrò un contatto con il presidente Trump”, ha detto Zelensky in una conferenza stampa a Helsinki con il presidente finlandese Alexander Stubb. “Discuteremo con lui i dettagli dei prossimi passi”.
Collaborazione tra USA e Russia in Medio Oriente
Durante la chiamata, Trump e Putin hanno affrontato anche la questione del Medio Oriente, valutando una possibile cooperazione strategica per la stabilità della regione. Entrambi i leader hanno ribadito la necessità di fermare la proliferazione di armi strategiche e hanno condiviso la posizione secondo cui l’Iran non dovrebbe mai essere in grado di minacciare l’esistenza di Israele.
L’idea di una collaborazione economica e diplomatica tra Russia e Stati Uniti è stata un altro tema centrale della discussione. “Un miglioramento delle relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia ha un enorme potenziale positivo, con implicazioni sia economiche che geopolitiche”, ha sottolineato la Casa Bianca.
La risposta del Cremlino
Anche il Cremlino ha rilasciato un comunicato, confermando l’impegno di Putin a lavorare con gli Stati Uniti per trovare una soluzione al conflitto. Secondo la dichiarazione ufficiale russa, Putin ha espresso “la sua disponibilità a collaborare con i leader americani per esplorare modi di risoluzione del conflitto che siano sostenibili e a lungo termine, tenendo conto delle necessità di sicurezza della Russia”.
Putin ha inoltre ringraziato Trump per il suo impegno nel promuovere la pace e per il suo desiderio di porre fine alle ostilità. Tuttavia, la Russia ha denunciato come “sabotaggio degli accordi” i recenti attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche russe. Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, ha accusato Kiev di ostacolare i progressi diplomatici, affermando che “il regime di Kiev non ha fatto nulla per annullare questi attacchi, andando contro gli sforzi comuni per la pace”.
L’atteggiamento di Europa e Regno Unito
Mentre gli Stati Uniti e la Russia sembrano avviarsi verso un accordo di pace, l’Europa e il Regno Unito mantengono un atteggiamento più cauto. Secondo alcuni analisti, Bruxelles e Londra potrebbero avere interessi nel prolungamento del conflitto per evitare di dover risarcire gli investimenti russi congelati nei mercati finanziari occidentali.
Le sanzioni economiche imposte contro la Russia hanno colpito duramente sia gli oligarchi russi che il sistema finanziario europeo e britannico. Il caso di Roman Abramovich è emblematico: l’ex proprietario del Chelsea FC ha visto il suo visto britannico revocato dopo aver chiesto chiarimenti sui suoi investimenti nella City di Londra. Situazioni simili riguardano altri miliardari russi che hanno investito circa 1.000 miliardi di sterline ed euro tra Londra e Amsterdam, fondi ora bloccati a causa delle sanzioni.
Il futuro delle relazioni internazionali
Con l’amministrazione Trump apparentemente orientata verso una distensione con la Russia, le dinamiche geopolitiche globali potrebbero cambiare rapidamente. Trump ha ribadito che “questa guerra non sarebbe mai iniziata se fossi stato io il presidente”, sottolineando che sia Putin che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky desiderano la fine del conflitto.
Tuttavia, la pubblica opinione in Europa e Regno Unito rimane divisa. Da un lato, vi è un crescente desiderio di pace, ma dall’altro persistono pressioni da parte di gruppi finanziari e politici che potrebbero trarre vantaggio dal prolungamento delle ostilità. Il nodo cruciale rimane il ruolo della City di Londra e delle istituzioni finanziarie europee, che potrebbero dover affrontare richieste di risarcimento da parte di investitori russi una volta raggiunto l’accordo di pace.
Per il momento, il mondo osserva con attenzione lo sviluppo dei negoziati e il possibile riassetto delle relazioni internazionali in seguito a questa storica telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin.