
(AGENPARL) – Wed 19 March 2025 Servizio Informazione e Comunicazione
DOTT. S.D. SCARAFINO
Via Garibaldi n. 6, 70043 Monopoli (BA)
COMUNICATO STAMPA N.6597
19 marzo 2025
Siglato il protocollo dei “Casi complessi”
Per garantire un intervento coordinato tra Enti locali, Forze dell’Ordine e Servizi Sanitari
Il Comune di Monopoli, con il supporto tecnico della Coop. Itaca, ha organizzato un percorso di formazione per gli Assistenti Sociali, gli Avvocati, le Forze di Polizia, i Servizi Sanitari Specialistici e gli Operatori Sociali al fine di rendere conosciute alla Comunità due Attività interistituzionali già attive nel territorio di Monopoli: il “ Protocollo dei Casi Complessi ” e “l’ Accordo PIM ”.
La firma è stata apposta lo scorso 18 marzo 2025 dal Sindaco di Monopoli Angelo Annese, il Questore di Bari dott. Massimo Gambino, il Direttore del Dipartimento Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche dott. Guido Di Sciascio, per la Direzione Sanitaria dell’ospedale San Giacomo di Monopoli dott.ssa Chiara Musaio Somma e per la Polizia Provinciale dal sindaco metropolitano Vito Leccese .
Il protocollo ” Casi Complessi ” è stato firmato in via sperimentale nel 2019 e ora è divenuto permanente con delibera n. 240 del 25 ottobre 2024, con cui sono stati aggiunti al tavolo permanente la Direzione Sanitaria dell’Ospedale S. Giacomo di Monopoli e la Polizia Locale della Città Metropolitana di Bari .
Il protocollo, il primo in Italia del suo genere, prevede attività coordinate tra il Servizio Sociale Professionale del Comune di Monopoli, la Polizia Locale di Monopoli, il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Monopoli, il Servizio Sanitario per le Dipendenze Patologiche, il Servizio di Salute Mentale e la Direzione Sanitaria dell’Ospedale S. Giacomo di Monopoli e, qualora necessario, anche della Polizia Locale della Città di Bari, al fine di non disperdere risorse e garantire una più adeguata presa in carico delle situazioni multiproblematiche.
L’idea nasce dalle difficoltà che ogni Ente coinvolto nel progetto approvato, in passato, ha dovuto affrontare nell’aiuto da fornire ai cittadini per una serie di problematiche che vanno dalle dipendenze (droga, alcol, ludopatia), ai problemi psichiatrici, agli interventi di sostegno nei casi di violenza domestica o di genere.
Un approccio al singolo caso a comparti “stagni”, per le competenze dei singoli servizi, spesso, pur consentendo di affrontare una problematica, non diventava risolutivo laddove si fossero presentati appunto, situazioni “complesse”, dovute a problematiche riferite a competenze diverse.