
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato che martedì terrà colloqui di pace con il presidente russo Vladimir Putin per discutere la guerra in Ucraina. Tra i temi all’ordine del giorno figurano il futuro del territorio ucraino e la gestione delle centrali elettriche postbelliche.
I negoziati tra Stati Uniti e Russia proseguono a porte chiuse, ha affermato Trump, rivelando che i colloqui tra i leader sono previsti per martedì. Durante un incontro con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, mentre volava dalla Florida a Washington DC domenica sera, Trump ha dichiarato: “Abbiamo imparato molto, penso che ce la stiamo cavando piuttosto bene con la Russia. Vedremo se avremo qualcosa da annunciare, forse entro martedì”.
Confermando la conversazione con Putin, Trump ha aggiunto: “Parlerò con il Presidente Putin martedì, è stato fatto molto lavoro nel weekend. Vogliamo vedere se possiamo porre fine a questa guerra. Forse possiamo, forse no, ma penso che abbiamo ottime possibilità”.
Divisione degli asset e centrale di Zaporizhia
Trump ha anche accennato ai colloqui sulla “divisione di alcuni asset”, un argomento già discusso da Ucraina e Russia. Sebbene non abbia specificato a quali centrali elettriche si riferisse, si ritiene che la centrale nucleare di Zaporizhia, una delle più grandi al mondo con sei reattori e una capacità di 5,7 gigawatt, sarà un punto focale della discussione. L’impianto è stato occupato dalle forze russe dal marzo 2022 ed è stato più volte danneggiato durante il conflitto, con entrambe le parti che si accusano a vicenda di mettere a rischio la sicurezza dell’impianto.
Prospettive di una discussione produttiva
L’inviato di Trump, Steve Witkoff, ha dichiarato: “I due presidenti avranno una discussione davvero buona e positiva questa settimana”. Tuttavia, la notizia dell’incontro arriva in un contesto di accuse da parte dell’Ucraina e delle potenze europee secondo cui la Russia starebbe rallentando il cessate il fuoco per sabotare i negoziati.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che Putin “manipola” la situazione per prolungare la guerra e ritardare un accordo. La Russia, da parte sua, sostiene di essere favorevole alla pace, ma insiste su condizioni specifiche. Sabato scorso, il primo ministro britannico Sir Keir Starmer ha dichiarato: “Non è abbastanza”, annunciando che i leader militari di vari paesi si incontreranno giovedì a Londra per discutere “piani solidi e robusti” per sostenere un possibile accordo di pace e garantire la sicurezza dell’Ucraina.
Il ruolo delle forze di mantenimento della Pace
L’ipotesi di un dispiegamento occidentale in Ucraina come forza di mantenimento della pace è stata ridimensionata rispetto alle dichiarazioni iniziali di Zelensky, che aveva parlato di un milione di soldati. Ora, il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato di “qualche migliaio” di uomini.
La Russia considera la presenza di truppe europee in Ucraina come un’inaccettabile escalation, ma con i negoziati in corso, non è chiaro se tali dichiarazioni rappresentino una posizione definitiva o piuttosto un punto di negoziazione per un accordo di pace.