
(AGENPARL) – Mon 17 March 2025 COMUNICATO STAMPA
SICUREZZA STRADALE, RAMPELLI (VPC-FDI): ANCORA TANTO DA FARE, LAVOREREMO
INCESSANTEMENTE PER LA VITA
“L’incontro di questa mattina non è occasionale, fa parte di un percorso di
impegno che ci siamo presi a Montecitorio da due anni, per diffondere
consapevolezza e combattere la dolorosa piaga delle morti stradali. Di
particolare importanza è la possibilità di farlo davanti a così tanti
ragazzi liceali, visto che tali eventi sono organizzati di concerto con gli
istituti superiori e con la conseguente partecipazione di studenti del 4º e
5º anno, ricordando che questa è la prima causa di morte nella fascia d’età
5-29 anni, un dato cui non è concepibile abituarsi.”
Così dichiara Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei deputati,
durante il convegno “Strade sicure”, alla presenza di 300 studenti di licei
di Roma e Città metropolitana.
“Una dimensione del problema – ha aggiunto- è data anche dagli enormi
danni economici, stimati per ciascuna nazione occidentale tra l’1 e il 3%
del PIL, tra costi diretti e indiretti. La particolare attualità e gravità
con cui si pone l’incidentalità stradale nel solo 2022 in Italia, ha
comportato spese per circa 22 mld di euro, di cui 18 mld per incidenti
stradali con lesioni a persone: quasi la stessa cifra impegnata per la
nostra legge di bilancio. Ma il vero costo è umano: 3039 morti e 224 mila
feriti nel 2023, una tragedia con cadenza quotidiana”.
“Dobbiamo coinvolgere tutte le componenti della nostra società in questo
processo- ha proseguito Rampelli- ognuno con le sue responsabilità inclusi
i gestori delle strade, in termini di realizzazione e manutenzione, che
sono il primo passo per salvaguardare le vite umane di chi le percorre.
Penso anche alle campagne di sensibilizzazione, alla responsabilità
personale nell’applicazione di una guida rispettosa delle regole e della
salute propria e degli altri. Inoltre, da parte della politica, la presa di
coscienza delle nostre responsabilità come normatori è forte, penso alla
pianificazione urbana, a tutte le scelte economiche e sociali che hanno un
impatto diretto sulla sicurezza stradale.
“Benché lungi dall’essere soddisfatti, accogliamo positivamente i dati
riguardanti morti e feriti su strada nel trimestre successivo all’entrata
in vigore del nuovo codice della strada, rispetto agli stessi tre mesi
dell’anno scorso: – 20% di morti sulle strade italiane, ovvero 61 morti in
meno rispetto all’anno scorso. E, a più controlli sul tasso alcolemico,
sono corrisposte meno multe, perché evidentemente la gente ragiona. Sapere
che ci sono 800 feriti in meno negli ospedali e 61 famiglie che hanno visto
tornare a casa i loro ragazzi in più rispetto al cimitero dell’anno scorso,
rappresenta già un piccolo contributo alla natalità. Questi risultati – ha
concluso-sono causati anche dal lavoro che le istituzioni stanno portando
avanti e devono spronarci a fare ancora di più, convinti dell’importanza e
della bontà di questa battaglia: la vita è sacra e dobbiamo sentirci
coinvolti nella sua cura e tutela”.
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