
(AGENPARL) – Mon 17 March 2025 **”La dignità prima di tutto!” Una proposta di legge contro la pubblicità
sessista**
/Scritto da Federico Taverniti, lunedì 17 marzo 2025 alle 18:08/
“La dignità prima di tutto!” è questo il titolo dell’iniziativa da
cui scaturisce la proposta di legge nazionale per rafforzare la normativa
vigente contro la pubblicità sessista lanciata dal tavolo politiche di
genere del Chianti e area fiorentina, composto dai sindaci di cinque comuni
e dai rappresentanti dei sindacati e sostenuta dalla Regione Toscana e
dall’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini che è stata
presentata oggi a Palazzo Strozzi Sacrati.
L’assessora Alessandra Nardini ha spiegato che “combattere e prevenire
discriminazioni e disuguaglianze di genere, fino al drammatico fenomeno
della violenza contro le donne, in tutte le forme in cui essa si manifesta,
è un preciso dovere delle istituzioni. E questo passa anche dal
contrastare e impedire che ci siano ancora pubblicità sessista che
oggettivizzano e mercificano il corpo di noi donne. Da tempo – ha aggiunto
– diciamo che è necessario cambiare la cultura del nostro Paese, della
nostra società, superando quel rapporto storicamente diseguale tra donne e
uomini e sconfiggendo finalmente il patriarcato. Le istituzioni possono e
devono, io credo, portare avanti questa battaglia ad ogni livello e farlo
insieme alle parti sociali. Ecco perché sono grata ad Tavolo delle
Politiche di Genere del Chianti e del territorio fiorentino, ai Comuni e
alle Organizzazioni sindacali che ne fanno parte, così come sono grata a
Susanna Camusso e alle altre e agli altri parlamentari toscani che
intendono impegnarsi a livello nazionale contro la pubblicità sessista,
anche migliorando la normativa. La nostra azione – ha concluso – deve
essere finalizzata, in modo deciso, a contrastare stereotipi di genere,
sessualizzazione e oggettivizzazione delle donne. Vogliamo, pretendiamo,
rispetto e dignità”.
“Un’iniziativa importante, che nasce da cinque Comuni dell’area del
Chianti e fiorentina, che hanno fatto insieme un lavoro con le
associazioni, ponendosi come primo obiettivo quello della dignità delle
donne, affrontando le tante modalità attraverso cui viene intaccata” – ha
detto la e vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle
condizioni di lavoro Susanna Camusso. “Accogliamo con molto quello che
propongono, ovvero di lavorare sulla pubblicità sessista, lesiva della
dignità intendendo non solo l’informazione tradizionale, ma anche i
moltissimi canali che oggi ci sono attraverso i quali passano messaggi
assolutamente distorti e che spesso colpiscono innanzitutto giovani uomini
e donne, ledendo il processo formativo che invece dovrebbe essere
all’insegna del rispetto”.
“Frequentemente le donne vengono sminuite, denigrate anche attraverso i
mezzi di comunicazione e gli strumenti social – hanno dichiarato i e le
componenti del Tavolo – le pubblicità presentano le donne come mero
oggetto sessuale mercificandole e screditandole sotto il profilo
intellettuale, spesso associando il corpo femminile a beni e servizi con un
forte richiamo sessuale. Riteniamo pertanto necessario il rafforzamento
della normativa esistente in modo da garantire il rispetto dei principi di
unità e uguaglianza, già sanciti da molte convenzioni internazionali”.
Il Tavolo Politiche di genere del Chianti e area fiorentina è costituito
da cinque amministrazioni comunali del Chianti e di area fiorentina,
Impruneta, San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti, Barberino
Tavarnelle e Bagno a Ripoli, e dalle sigle sindacali CGIL Chianti, CGIL-SPI
Firenze, CISL Chianti FNP-CISL Firenze – Prato, UIL Toscana.
I componenti del Tavolo lavorano tutto l’anno contro ogni forma di
discriminazione e violenza sulle donne. Attraverso progetti, interventi e
iniziative tesi al coinvolgimento delle comunità, le amministrazioni
comunali e le organizzazioni sindacali promuovono la tutela, il sostegno e
la prevenzione dei diritti delle donne.
Strumento di confronto e partecipazione, a carattere intercomunale e
permanente, con questa iniziativa il Tavolo ha deciso di avviare un nuovo
percorso che mira a proporre e attuare concretamente un’azione concreta che
contrasti il fenomeno crescente di immagini volgari, violente o sessiste
nelle pubblicità di ogni genere diffuse nel territorio nazionale.
All’iniziativa “La dignità delle donne prima di tutto” sono
intervenuti l’assessora alle Pari Opportunità Alessandra Nardini, la
senatrice Susanna Camusso (in videocollegamento), il sindaco di San
Casciano in Val di Pesa Roberto Ciappi (in rappresentanza dei Comuni del
Tavolo Politiche di Genere), la coordinatrice CGIL Chianti Laura Scalia, la
segretaria CISL Firenze Prato Erika Caparrini e la segretaria UIL Toscana
Laura Menconi.
“Pensiamo necessaria – hanno sottolineato gli intervenuti – una legge che
regolamenti, vincoli e contenga eventuali sanzioni; riteniamo necessario
trovare spazi e collocazioni in legge esistenti, che trovino finalmente
obblighi e vincoli contro la pubblicità sessista, al fine del reale e
concreto rispetto della dignità umana e della effettiva realizzazione
della parità dei diritti, per il raggiungimento dei quali è essenziale
contrastare le discriminazioni dell’immagine femminile raffigurata nelle
pubblicità, nella rete, nei media in generali, medianti immagini e parole
implicite ed esplicite. I codici di autodisciplina pubblicitaria nazionali,
IAP, non sono strumento sufficiente e pensiamo che anche l’Italia come
membro della Comunità europea debba adeguarsi ed emanare una legge e
trovare in altri spazi che ricalchino i principi e i contenuti della
risoluzione del Parlamento europeo del 17/04/18, la Conferenza mondiale
sulle donne di Pechino del 1995, la convenzione di Istanbul e i mandati in
essa contenuti sulla prevenzione e sulla educazione come elemento di
prevenzione, e tutte quelle leggi e convenzioni che sono contro la
discriminazione di genere sia domestica che nei luoghi di lavoro. Sarebbe
importante anche prevedere puntuali forme sanzionatorie – insistono – con
l’obiettivo di garantire un effetto davvero dissuasivo e incentivare lo
sviluppo di attività promozionali che abbiano un impatto culturale,
sociale ed educativo e rappresentino le donne nei ruoli professionali più
diversificati contribuendo a superare i tradizionali cliché che
incasellano e ingabbiano la figura femminile in modelli preconcetti”.