
(AGENPARL) – Mon 17 March 2025 *Istat: Guerra (PD), abolizione reddito cittadinanza colpisce i più poveri*
Dichiarazione di Maria Cecilia Guerra della segreteria del Partito
Democratico
L’abolizione del Reddito di cittadinanza e la sua sostituzione con
l’Assegno di inclusione (Adi) continua a mietere vittime. Nel 2024 sono
850mila le famiglie che, secondo le stime dell’Istat, hanno subito un
taglio pari, in media, a 2.600 euro. Tutte appartenenti al venti per cento
delle famiglie più povere.
Ben 220 mila di queste famiglie, con componenti “non occupabili” anche
secondo gli astrusi parametri del governo, perdono il beneficio perché
vivono in affitto, e il governo non ha voluto tenerne conto nel definire le
soglie di accesso, nonostante i nostri emendamenti (la correzione è
arrivata solo ora, con un anno di ritardo). Altre 230 mila famiglie, anche
queste con componenti non occupabili, hanno subito un taglio del beneficio,
ad esempio perché hanno figli maggiorenni a cui viene dato peso zero nella
balorda scala di equivalenza utilizzata.
Non sbaglia l’Istat a capire i dati, come suppone la viceministra Bellucci:
era tutto già scritto nel decreto Primo maggio. Non è vero che l’Istat
dimentica che c’è anche il Supporto per la formazione e il lavoro, SFL,
perché invece ci dice che, in base alle stime effettuate, il SFL ha dato un
qualche sollievo solo al 10% delle famiglie buttate fuori dall’Adi.
Insomma, il governo Meloni certo non ha abolito la povertà, ne ha solo
negato l’esistenza.
Roma, 17 marzo 2025
Alla luce dei principi di cui al D.lgs. 196/03 e al Regolamento UE
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