
(AGENPARL) – Mon 17 March 2025 Pordenone, 17 marzo 2025 – A tre anni dalla scomparsa di Ottavio Sgubin, Confindustria Alto Adriatico ricorda la figura e l’opera dell’artista friulano che ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale della regione e non solo. Nato ad Aquileia nel 1940 e formatosi all’Istituto d’Arte di Trieste, Sgubin è stato un interprete autentico della realtà sociale, capace di trasformare la propria arte in uno strumento di denuncia e riflessione.
«È stato molto più di un semplice artista – afferma il Presidente, Michelangelo Agrusti, – ma una voce per chi non aveva voce, un osservatore attento delle contraddizioni della nostra società. Con il suo tratto inconfondibile ha dato dignità e visibilità a chi troppo spesso rimane nell’ombra».
Il percorso artistico di Sgubin, iniziato con la rappresentazione destrutturata delle facciate delle chiese, si è poi evoluto verso temi di forte impegno sociale e politico. Particolare rilevanza ha avuto il ciclo dei Barboni, in cui l’artista ha rappresentato con straordinaria intensità il mondo dei clochard, espressione più evidente del suo interesse verso gli “invisibili” della società.
«Siamo particolarmente orgogliosi che, prima della sua scomparsa, l’artista abbia voluto donare a Confindustria Alto Adriatico alcune delle sue opere più significative», sottolinea Agrusti. «Un gesto che ci onora e che ci impegna a mantenere viva la sua memoria e il suo messaggio artistico che mantiene intatta la propria forza. Le sue opere continuano a parlarci con una voce che non possiamo e non dobbiamo ignorare».
Massimo Boni