
(AGENPARL) – Sat 15 March 2025 GENTILUCCI: SULLA VIA DELL’ACQUA PUBBLICA
Se esiste un modo per rispondere alla “vecchia” politica fatta di immobilismi, come quella rappresentata dal segretario dem Sciapichetti, è con i fatti. A meno di una settimana dal suo comunicato, l’assemblea dell’ATO 3 di mercoledì scorso ha sancito un passo importante e definitivo per l’affidamento in house della gestione del servizio idrico, ovvero l’acqua pubblica. Se chi scrive senza sapere, avesse partecipato ad almeno un’assise dell’ATO 3 avrebbe evitato brutte figure e apprezzato che il suggerimento, promosso dal presidente Gentilucci nel 2023 (agli atti), è il medesimo su cui oggi si è trovato l’accordo. È poi risaputo che la proposta per la costituzione di una società in house può farla solo una società di gestione, nonostante ciò, si tenta di imputare al sottoscritto una responsabilità che non poteva né può avere.
È imbarazzante la confusione dimostrata da parte di chi, dal 2015 al 2020, ha rivestito un ruolo apicale quale quello di assessore regionale alle risorse idriche. Infatti, Sciapichetti, in vari interventi sui media, ha dapprima caldeggiato una consortile di II livello, poi una gestione ispirata al modello COSMARI, infine ha criticato le società di gestione per la eccessiva frammentazione e i costi elevati salvo poi elogiarle nell’ultima sua uscita definendole eccellenze. Una linea politica da far girare la testa che, se fosse stata seguita, avrebbe portato la gestione del servizio idrico direttamente nelle mani dei privati. Questo spiega la sua totale inerzia durante il suo mandato, quando poteva agire e non lo ha fatto: evidentemente lo schema era mantenere un atteggiamento silente nei suoi anni di assessorato e poi, una volta “libero”, confondere le acque. I fatti di mercoledì scorso dimostrano, ed è ciò che a me interessa, che siamo sulla via dell’acqua pubblica. Lo dico con orgoglio, ma senza eccessivi entusiasmi e, soprattutto, con grande senso di responsabilità, consapevole che continuerò ad attenzionare e monitorare il processo sino alla giusta conclusione. Su questo i sindaci sono coesi come coese sono le società di gestione: la strada è tracciata, e nonostante qualche necessario aggiustamento, l’obiettivo è, e rimane, quello dell’acqua pubblica in mano pubblica, con la costituzione della consortile più grande della provincia e con l’ulteriore garanzia ai lavoratori che diverranno, anche loro, dipendenti pubblici. Con buona pace del caro Sciapichetti che ha totalmente perso la bussola e assomiglia sempre più a quel soldatino che, rimasto solo in un isolotto, non si è accorto che la guerra non c’è più.
Qualcuno, di buon cuore, glie lo dica. Io ho perso la speranza.