
(AGENPARL) – Sat 15 March 2025 Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri
V Reparto – SM – Ufficio Stampa
Roma, 15 marzo 2025
COMUNICATO STAMPA
Scuola Ufficiali Carabinieri
Hanno giurato i frequentatori del 204° Corso “Volontà” e 7° Corso biennale
Nella mattinata odierna, nel Piazzale delle Bandiere della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, alla
presenza del Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, Comandante Generale dell’Arma dei
Carabinieri, di autorità civili e militari, dei familiari e del Corpo accademico dell’Istituto, si è svolta
la cerimonia di Giuramento degli Ufficiali frequentatori del 204° Corso di Applicazione “Volontà”
e del 7° Corso biennale.
Molto suggestivo l’evento celebrato al cospetto della Bandiera d’Istituto, cui gli Ufficiali
frequentatori hanno reso gli onori prima di giurare solennemente fedeltà alla Repubblica Italiana,
alla Costituzione, alle leggi e ai doveri connessi allo stato militare, nell’esclusivo interesse della
Nazione. È stato evidenziato l’impegno morale e giuridico che ogni Ufficiale assume, con disciplina
ed onore, sin dall’inizio del percorso formativo, esercitando la propria funzione con lo spirito che da
oltre due secoli contraddistingue l’Arma dei Carabinieri e nella riconoscente memoria dei Caduti,
massimo esempio di fedeltà ai più alti valori di un servitore dello Stato.
“Volontà”, il nome del 204° Corso di Applicazione, è un concetto che resta un caposaldo del vivere
quotidiano di ogni Carabiniere e il Capitano Orlando De Tommaso, cui il corso è intitolato,
rappresenta uno dei più fulgidi esempi di dedizione e sacrificio per l’Istituzione, insignito
della Medaglia d’oro al Valor Militare “alla memoria”.
Al Maggiore Ugo De Carolis, martire dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, anch’egli insignito
della Medaglia d’oro al Valor Militare “alla memoria” è intitolato il 7° Corso biennale.
Il Comandante Generale è intervenuto esprimendo inizialmente sentimenti di gratitudine alle
famiglie degli Ufficiali frequentatori: “hanno guidato e accompagnato i loro ragazzi avviandoli,
con la loro educazione, ad una professione che sappiamo totalizzante poiché rivolta al servizio
incondizionato in favore della comunità e delle istituzioni”.
Successivamente si è soffermato sul significato del giuramento sottolineando come sia “un
atto solenne, ammantato di sacralità che si sostanzia nella dimensione etica della nostra missione
istituzionale. Siamo militari perché abbiamo giurato Fedeltà alla Repubblica, aderiamo
incondizionatamente ai suoi valori e principi e ci ripromettiamo di difenderla, rispettarla ed
onorarla”. Il Vertice dell’Arma ha inoltre formulato espressioni motivazionali nei confronti dei
giovani Ufficiali: “sarete chiamati sempre a dare una risposta, anche nei momenti di incertezza e di
solitudine, condizione che spesso accompagna i Comandanti. E allora, per guidare i vostri uomini e
i vostri reparti, dovrete fare ricorso all’iniziativa, imprescindibile virtù militare con la quale, anche
in assenza di indicazioni, saprete rivolgere le vostre azioni al bene della collettività”.
Il Gen. C.A. Salvatore Luongo, nel concludere il suo intervento, ha posto prima l’accento
sull’esercizio del comando che si fonda sul “dare l’esempio e servire” e poi si è rivolto ai
frequentatori pronunciando messaggi colmi di significato: “l’Arma ha bisogno di giovani Ufficiali
pronti a percorrere strade mai battute prima, anche a rischio di sbagliare. La paura di sbagliare,
di commettere errori non deve bloccarvi, accanto a voi, avrete sempre i vostri superiori, i colleghi
di corso, e soprattutto il vostro personale che incontrerete lungo il cammino. Sono loro, con il loro
esempio e la loro lealtà che continueranno ad alimentare quel giuramento di fedeltà che oggi avete
rinnovato”.