
(AGENPARL) – mer 12 marzo 2025 DDL POST-CALAMITA’, SIRONI (M5S): SU ACQUE SORGIVE E MICROZONIZZAZIONE SISMICA SI PUO’ FARE DI PIU’
DDL POST-CALAMITA’, SIRONI (M5S): SU ACQUE SORGIVE E MICROZONIZZAZIONE SISMICA SI PUO’ FARE DI PIU’
Roma, 12 mar. – Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità ha la sua utilità pratica nel tentativo di affrontare le gravi calamità in modo più organico e più attento, con un minimo di programmazione e di pianificazione. Quindi ben venga. In Commissione abbiamo tuttavia rappresentato la necessità di qualche puntualizzazione. Per esempio nell’ambito dell’articolo 3, circa il ruolo del commissario straordinario, abbiamo notato che questo disegno di legge non cita la tematica delle acque sotterranee, e abbiamo chiesto che il problema delle acque sorgive fosse inserito e integrato nella pianificazione. Un altro punto importante che abbiamo sottolineato riguarda gli studi di delocalizzazione, tardivi e con i quali si programmano interventi inutili poiché in realtà in quelle aree non si poteva ricostruire e le opere avrebbero dovuto essere delocalizzate. In relazione all’articolo 8, abbiamo suggerito, in un’ottica di pianificazione e di visione a lungo termine, che un criterio guida nella fase di valutazione dell’impatto ambientale degli interventi di ricostruzione, privata o pubblica, sia quello di prendere in considerazione come criterio di misurazione dell’impatto ambientale l’impronta di carbonio, più nota come carbon footprint. È semplicemente un andare nell’ottica di creare un parametro per la valutazione che sia univoco e universalmente riconosciuto. Questo tipo di misurazione viene notoriamente utilizzato ovunque. È vero che non riguarda il momento emergenziale, ma nella fase di ricostruzione appare importante guardare anche al futuro. Al fine di evitare altri danni in futuro, cominciamo a lavorare analizzando nella scelta degli interventi di ricostruzione un criterio di premialità per quegli interventi che hanno un impatto ambientale minore, da misurarsi appunto attraverso la carbon footprint. Infine, quando parliamo di microzonizzazione sismica, viene previsto un adeguamento degli strumenti urbanistici esclusivamente a livello comunale. Noi abbiamo evidenziato che, così come un evento alluvionale per intensità ed estensione territoriale determina l’attivazione della fase di ricostruzione, deve comportare anche la necessità di avviare tempestivamente le attività di verifica e aggiornamento della pianificazione di bacino. Ciò riguarda in particolare la perimetrazione delle aree allagabili, delle fasce fluviali, delle frane, nonché la definizione delle misure di mitigazione del rischio e delle linee di assetto e di progetto lungo le aste fluviali. Tale attività di aggiornamento, soprattutto in termini di aree allagabili, misure di mitigazione e linee di assetto, non può essere condotta semplicemente a livello comunale, ma deve essere condotta su scala di bacino o di intera asta fluviale, ancor prima dell’aggiornamento dello strumento urbanistico. Auspico che le nostre sollecitazioni vengano prese in considerazione dal Governo, anche perché vanno nella direzione di migliorare gli interventi, di renderli maggiormente efficaci e di rispondere alle esigenze che purtroppo sono già emerse nelle numerose esperienze passate”. Così intervenendo in aula la senatrice M5s Sironi.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle